Il periodo fertile è una fase cruciale per chi desidera concepire un bambino. In questo articolo, vi guideremo attraverso l'importanza del calcolo del periodo fertile, spiegando come riconoscerlo, quali sono i sintomi da tenere d'occhio e quali sono i metodi più affidabili per determinare i giorni ideali per concepire. Preparatevi a scoprire tutto ciò che c'è da sapere sul periodo fertile e sulla pianificazione di una gravidanza!

Indice

Come calcolare il periodo fertile:

Nella pianificazione di una gravidanza, il gioca un ruolo di primaria importanza: è infatti il lasso di tempo in cui, se si ha un rapporto sessuale, lo spermatozoo può fecondare l’ovulo raggiunto.

Al contrario dell’uomo, che produce spermatozoi per la sua intera vita fertile, la donna produce un numero limitato di ovociti: solo uno al mese per ovaia. È quando l’ovocita si origina, che le probabilità di rimanere incinta sono maggiori. Proprio l'ovulazione infatti determina quali siano i giorni fertili del mese

Ma come si calcola il periodo fertile di una donna, e quali sono i suoi sintomi?

Calcolo dell'ovulazione: come si fa a capire se sei nel periodo fertile?

I giorni fertili sono solamente una fase del ciclo mestruale. Questo, che dura in media 28 giorni, comincia con la fase pre-ovulazione, prosegue con la fase dell'ovulazione e termina con la fase post-ovulazione.

Quando avviene l'ovulazione?

Durante la fase pre-ovulatoria gli ormoni stimolano l’ovaia a sviluppare i follicoli, che contengono gli ovociti e che producono estrogeni. Nel corso della fase ovulatoria, che dura 24 ore, l’ovocita fuoriesce dal follicolo che viene trasformato in corpo luteo: la fecondazione può dunque avvenire. Terminata l’ovulazione, durante la fase post-ovulatoria, l’ovocita si sposta verso l’utero mentre il corpo luteo agevola qui l’impianto dell’ovocita fecondato.

Se la fecondazione è avvenuta, l’ovocita si sistema nell’utero dando origine alla gravidanza; se la fecondazione non è avvenuta, il rivestimento interno dell'utero si sfalda e origina dunque le mestruazioni. La fecondazione, se avviene, avviene nella tuba. L’ovocita espulso dal follicolo si sposta infatti lentamente nella tuba e vive per 72 ore: lo spermatozoo ha a disposizione però solamente la metà del tempo per fecondarlo.

I giorni fertili sono dunque solo due? No: sono circa 5, poiché bisogna considerare anche qualche giorno prima rispetto alla fase pre-ovulatoria.

Calcolo del ciclo mestruale:

Il ciclo mestruale è l'intervallo di tempo che intercorre tra una mestruazione e la successiva. Per calcolarne la durata, si deve considerare il periodo che va dal 1° giorno in cui compare il flusso mestruale (1° giorno del ciclo) fino al giorno che precede l'inizio della mestruazione successiva. Solitamente si parla di un ciclo fisiologico quando ricorre a intervalli regolari di 28 giorni. In ogni caso, non bisogna preoccuparsi se si notano cambiamenti attraverso il proprio calendario. Da un mese all'altro, questi cambiamenti possono far variare la durata media tra i 24 e 34 giorni.

Quando è meglio avere rapporti per rimanere incinta? Quanto tempo dopo il ciclo si può rimanere incinta?

Si può rimanere incinta in qualsiasi momento del mese? Ovviamente può succedere però, per aumentare le possibilità, dovrai avere rapporti sessuali nei giorni precedenti l'ovulazione e durante l'ovulazione stessa. I giorni migliori infatti, sono il giorno prima dell'ovulazione e il giorno stesso. Sottraendo 18 giorni dalla durata del più breve dei cicli precedenti, e 11 dal più lungo, è possibile ottenere l'intervallo fertile. E se in quell’intervallo si avvertono sintomi, come presenza di muco cervicale, è probabile che - con un rapporto sessuale non protetto - si resti incinte.

Calcolo della fertilità: calendario mestruale e altri metodi

Il calcolo dei giorni fertili può essere effettuato secondo diverse modalità.

La prima metodologia è quella del calendario (metodo Ogino-Knaus), e sfrutta i tanti calcolatori presenti online. Basta inserire la data dell’ultima mestruazione, e il numero di giorni che intercorrono di norma tra la sua fine e l’arrivo della mestruazione successiva, per ottenere il calcolo dei giorni fertili. Nella maggior parte delle donne il ciclo mestruale ha una durata media 28 giorni, ma non è così improbabile che sia più lungo o più corto: può arrivare a 34 giorni, oppure ridursi a 24.

A contare, in ogni caso, sono i 14 giorni prima della mestruazione successiva. Tuttavia, è necessario che il ciclo mestruale sia regolare: in alcune donne le mestruazioni si verificano dopo 24 giorni, poi dopo 28, infine dopo 26, rendendo il metodo del calendario decisamente inaffidabile.

Un’altra metodologia per il calcolo del periodo fertile è la temperatura basale. Dopo l’ovulazione, questa è più alta di 0,2-0,5°C e supera generalmente i 37°C per via del progesterone: rimane più elevata per 12-15 giorni, fino all’arrivo della mestruazione successiva. La misurazione deve essere effettuata sempre con lo stesso termometro, la mattina, prima di alzarsi dal letto.

Infine, è possibile accorgersi dell’ovulazione osservando il muco cervicale: nei giorni precedenti diventa infatti più fluido e viscoso, simile all’albume, ed è possibile vederlo sulla biancheria intima. Dopo l’ovulazione è invece appiccicoso e denso.

Per avere una sicurezza in più, è possibile acquistare uno stick per l’ovulazione. Simili ai test di gravidanza, consentono di rilevare nelle urine la presenza di LH ed estradiolo (gli ormoni che regolano l’ovulazione): se il test è positivo, vuol dire che la fase ovulatoria sta per cominciare e che ci si trova nel periodo più propizio per cominciare una gravidanza.

Periodo fertile nella donna, i sintomi

Quali sintomi avverte la donna nel suo periodo fertile? I più evidenti che catturano l'attenzione sono, per l’appunto, la presenza del muco cervicale e l’aumento della temperatura basale. Inoltre, è possibile avvertire dolore e gonfiore al basso ventre, tensione al seno, un maggior desiderio sessuale, un aumento dell’appetito e alcuni cambiamenti nell’umore.