Tensioni, fastidi al basso ventre... I dolori legamentosi sono sensazioni frequenti durante la gravidanza. Impariamo a riconoscerli e a evitare le situazioni che possono favorirli. E soprattutto, scopriamo come alleviarli!
Capire e riconoscere i dolori legamentosi in gravidanza
Un piccolo ripasso di anatomia:
Per capire meglio questi fastidi, serve un piccolo cenno anatomico: l’utero è sostenuto da legamenti che lo collegano alle ossa del bacino. Con il progredire della gravidanza, l’utero si espande per fare spazio al bambino, sottoponendo i legamenti a una forte tensione. Sollecitati ed estesi in maniera variabile, iniziano a farsi sentire... Ma non sono soli! Anche i legamenti intorno al bacino diventano più sensibili sotto l’effetto degli ormoni. Un vero e proprio cambiamento strutturale!
A cosa somigliano i dolori legamentosi?
Questi dolori si manifestano come tensioni, continue o intermittenti, localizzate nella parte bassa dell’addome, all’altezza del pube, su entrambi i lati dell’inguine, nel perineo, nelle cosce e talvolta fino ai glutei, simili a una sciatalgia. Possono variare da un leggero fastidio a fitte più acute, simili a scosse elettriche o sensazioni di “strappo”. Alcune donne hanno anche la sensazione che il bambino sia molto basso o “stia per cadere”. Tutto normale! Anche se possono sembrare strane o sgradevoli, queste sensazioni non rappresentano alcun pericolo né per la mamma né per il bambino.
Quando compaiono?
- È possibile avvertire i primi dolori legamentosi già alla fine del primo trimestre. È il momento in cui l’utero comincia a crescere e il suo peso si fa sentire.
- Secondo trimestre: intorno alla ventesima settimana, l’utero aumenta di volume e i legamenti si tendono di più: è qui che le sensazioni possono intensificarsi.
- Terzo trimestre: il sindrome di Lacomme Se non avevate avvertito nulla fino a ora, ma nelle ultime settimane sentite tensioni al basso ventre, potreste essere interessate dal sindrome di Lacomme. Si tratta dell’effetto della relaxina, un ormone che rilassa i legamenti e i tessuti per preparare il corpo al parto. Questo ormone agisce soprattutto nell’ultimo trimestre. Le sensazioni possono somigliare a contrazioni, ma sono costanti e diffuse, non intermittenti. Un buon indizio per distinguerle dalle vere contrazioni!
Movimento brusco? Anche uno starnuto può provocare dolore!
Indipendentemente dalla settimana di gravidanza, cambiamenti di posizione, colpi di tosse o starnuti possono provocare dolore, perché stimolano i legamenti già sotto stress. Anche flessioni o rotazioni rapide possono intensificare il disagio.
Contrazioni o dolori legamentosi? Come distinguerli
Ecco qualche semplice consiglio per riconoscerli:
- Una contrazione è una tensione dell’utero. Se toccate la pancia e la sentite dura, probabilmente è una contrazione.
- Una contrazione dura pochi secondi, è ritmica, e si presenta spesso a intervalli.
- Un dolore legamentoso è invece più costante, può insorgere al risveglio, alla sera, o quando cambiate posizione, soprattutto se siete rimaste a lungo in piedi.
Quando consultare il medico?
Se il dolore:
- diventa molto intenso
- non passa nel tempo
- peggiora progressivamente
allora è bene parlarne con il medico, soprattutto se avete dubbi sulla sua origine. Essere informate significa essere più serene.
Come alleviare i dolori legamentosi in gravidanza?
- Riposo prima di tutto! Le pause e i pisolini sono ottimi alleati.
- Idratatevi bene durante il giorno e mantenete una dieta equilibrata.
- Evitate di stare troppo in piedi o di sollevare pesi: chiedete aiuto quando possibile.
- Scarpe comode e senza tacco (massimo 3 cm) aiutano moltissimo, così come una buona cintura di sostegno per la gravidanza.
Sedute e sdraiate:
- Sedete con schiena dritta e piedi a terra.
- Evitate poltrone troppo morbide.
- Sdraiatevi su un fianco con un cuscino tra le gambe.
- Alzatevi lentamente, senza movimenti bruschi.
- Se il dolore è importante, il medico può suggerire integratori di magnesio o antidolorifici compatibili con la gravidanza.
Dopo il parto?
Come altri fastidi della gravidanza, anche i dolori legamentosi tendono a scomparire dopo il parto. In alcuni casi, possono persistere per qualche settimana. In questi casi, il riposo resta fondamentale e può essere utile una seduta di osteopatia per aiutare il corpo a ritrovare il suo equilibrio.