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Dolori legamentosi in gravidanza: tutto quello che c’è da sapere per alleviarli

Aggiornato il 09 luglio 2025
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Tensioni, fastidi al basso ventre... I dolori legamentosi sono sensazioni frequenti durante la gravidanza. Impariamo a riconoscerli e a evitare le situazioni che possono favorirli. E soprattutto, scopriamo come alleviarli!

Capire e riconoscere i dolori legamentosi in gravidanza

Un piccolo ripasso di anatomia:
Per capire meglio questi fastidi, serve un piccolo cenno anatomico: l’utero è sostenuto da legamenti che lo collegano alle ossa del bacino. Con il progredire della gravidanza, l’utero si espande per fare spazio al bambino, sottoponendo i legamenti a una forte tensione. Sollecitati ed estesi in maniera variabile, iniziano a farsi sentire... Ma non sono soli! Anche i legamenti intorno al bacino diventano più sensibili sotto l’effetto degli ormoni. Un vero e proprio cambiamento strutturale!

A cosa somigliano i dolori legamentosi?

Questi dolori si manifestano come tensioni, continue o intermittenti, localizzate nella parte bassa dell’addome, all’altezza del pube, su entrambi i lati dell’inguine, nel perineo, nelle cosce e talvolta fino ai glutei, simili a una sciatalgia. Possono variare da un leggero fastidio a fitte più acute, simili a scosse elettriche o sensazioni di “strappo”. Alcune donne hanno anche la sensazione che il bambino sia molto basso o “stia per cadere”. Tutto normale! Anche se possono sembrare strane o sgradevoli, queste sensazioni non rappresentano alcun pericolo né per la mamma né per il bambino.

Quando compaiono?

  • È possibile avvertire i primi dolori legamentosi già alla fine del primo trimestre. È il momento in cui l’utero comincia a crescere e il suo peso si fa sentire.
  • Secondo trimestre: intorno alla ventesima settimana, l’utero aumenta di volume e i legamenti si tendono di più: è qui che le sensazioni possono intensificarsi.
  • Terzo trimestre: il sindrome di Lacomme Se non avevate avvertito nulla fino a ora, ma nelle ultime settimane sentite tensioni al basso ventre, potreste essere interessate dal sindrome di Lacomme. Si tratta dell’effetto della relaxina, un ormone che rilassa i legamenti e i tessuti per preparare il corpo al parto. Questo ormone agisce soprattutto nell’ultimo trimestre. Le sensazioni possono somigliare a contrazioni, ma sono costanti e diffuse, non intermittenti. Un buon indizio per distinguerle dalle vere contrazioni!

Movimento brusco? Anche uno starnuto può provocare dolore!

Indipendentemente dalla settimana di gravidanza, cambiamenti di posizione, colpi di tosse o starnuti possono provocare dolore, perché stimolano i legamenti già sotto stress. Anche flessioni o rotazioni rapide possono intensificare il disagio.

Contrazioni o dolori legamentosi? Come distinguerli

Ecco qualche semplice consiglio per riconoscerli:

  • Una contrazione è una tensione dell’utero. Se toccate la pancia e la sentite dura, probabilmente è una contrazione.
  • Una contrazione dura pochi secondi, è ritmica, e si presenta spesso a intervalli.
  • Un dolore legamentoso è invece più costante, può insorgere al risveglio, alla sera, o quando cambiate posizione, soprattutto se siete rimaste a lungo in piedi.

Quando consultare il medico?

Se il dolore:

  • diventa molto intenso
  • non passa nel tempo
  • peggiora progressivamente

allora è bene parlarne con il medico, soprattutto se avete dubbi sulla sua origine. Essere informate significa essere più serene.

Come alleviare i dolori legamentosi in gravidanza?

  • Riposo prima di tutto! Le pause e i pisolini sono ottimi alleati.
  • Idratatevi bene durante il giorno e mantenete una dieta equilibrata.
  • Evitate di stare troppo in piedi o di sollevare pesi: chiedete aiuto quando possibile.
  • Scarpe comode e senza tacco (massimo 3 cm) aiutano moltissimo, così come una buona cintura di sostegno per la gravidanza.

Sedute e sdraiate:

  • Sedete con schiena dritta e piedi a terra.
  • Evitate poltrone troppo morbide.
  • Sdraiatevi su un fianco con un cuscino tra le gambe.
  • Alzatevi lentamente, senza movimenti bruschi.
  • Se il dolore è importante, il medico può suggerire integratori di magnesio o antidolorifici compatibili con la gravidanza.

Dopo il parto?

Come altri fastidi della gravidanza, anche i dolori legamentosi tendono a scomparire dopo il parto. In alcuni casi, possono persistere per qualche settimana. In questi casi, il riposo resta fondamentale e può essere utile una seduta di osteopatia per aiutare il corpo a ritrovare il suo equilibrio.

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