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Un buona digestione in gravidanza? Si gioca a tavola!

Aggiornato il 09 luglio 2025
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Stitichezza: perché proprio ora?

Già dall'inizio della gravidanza, l’aumento del progesterone rallenta la motilità intestinale. Tuttavia, è soprattutto nel terzo trimestre che il transito diventa davvero più lento.
Niente di grave: può dipendere dalla compressione del colon da parte dell’utero, ma anche da integrazioni alimentari, in particolare di ferro.
Inoltre, si tende a muoversi meno, a stressarsi di più e ad assecondare con più facilità la voglia di cibi non sempre ideali.

Cosa fare?

  • Rivedere l’alimentazione
  • Masticare bene
  • Camminare almeno 30 minuti al giorno
  • Prendersi il proprio tempo in bagno

Solo se queste misure non funzionano dopo qualche giorno, o in presenza di dolori o sanguinamenti, il medico potrà prescrivere un trattamento. Mai ricorrere al fai-da-te con lassativi durante la gravidanza!

Quali alimenti privilegiare?

  • Acqua: passate le nausee, un bel bicchiere d’acqua a temperatura ambiente appena sveglie stimola subito il transito.
    Una buona idratazione durante la giornata, lontano dai pasti, aiuta a reidratare le feci e ne facilita l’evacuazione. Su consiglio medico, possono essere utili anche acque minerali ricche di magnesio.
  • Fibre dolci: si trovano in frutta e verdura, ma non tutte sono uguali:
    • Verdure consigliate: fagiolini, carote cotte, indivia
    • Frutta consigliata: frutta cotta (prugne), frutti ben maturi (pere, pesche), sempre sbucciati. Le composte sono un’ottima alternativa
  • Latticini: preferire quelli magri e ricchi di probiotici: yogurt, formaggio fresco. Bene anche i formaggi a pasta cotta.
  • Cereali integrali o semi-integrali
  • Pane, pasta e riso integrali favoriscono il transito intestinale. Tuttavia, possono essere un po’ “aggressivi” per alcuni intestini o poco graditi. In questi casi, optare per la versione semi-integrale.

Quali alimenti possono rallentare il transito?

La sensibilità intestinale è soggettiva. Anche se alcuni alimenti tendono a rallentare il transito, non è necessario eliminarli del tutto se non provocano fastidi. In caso contrario, è meglio limitarli o sostituirli temporaneamente.

  • Fibre dure: possono irritare gli intestini fragili e favorire la fermentazione.
  • Legumi: lenticchie, fagioli, ceci, fave... possono gonfiare. Per godere dei loro benefici, preferire le lenticchie preparate in casa dopo un lungo ammollo. Se invece sono in scatola è meglio sciacquarli bene e cuocerli a lungo.
  • Verdure dal gusto forte: cavoli, sedani, porri, carciofi: tendono a fermentare. Meglio consumarli con moderazione o sostituirli con verdure più “amiche” del transito: spinaci, zucchine, fagiolini teneri. Chi ha intestino sensibile dovrebbe anche limitare le crudità, sbucciare e privare dei semi pomodori e cetrioli.
  • Frutta: via libera arance, ananas, uva. Meglio evitare temporaneamente:
    • banane troppo verdi
    • ciliegie
    • prugne (molto ricche di sorbitolo, uno zucchero difficile da digerire)
    • se la mela cruda ti dà fastidio, opta per la composta.
  • Grassi e spezie: cerca di limitare i grassi saturi come carni grasse, salumi, cotture pesanti. Preferire i grassi insaturi: salmone, olio d’oliva, olio di colza
  • Spezie e condimenti forti (cetriolini, pepe, peperoncino, senape forte): da limitare se si hanno intestini sensibili, poiché possono rallentare la digestione

Una buona digestione e un intestino attivo iniziano a tavola: idratazione, fibre adatte, alimenti delicati e attenzione ai segnali del tuo corpo.
Il tutto accompagnato, se possibile, da una passeggiata quotidiana… e da un po’ di pazienza!

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