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Avrete già capito che stiamo parlando del caffè che, soprattutto in Italia, rappresenta il fil rouge che scandisce giornate e impegni. Ma cosa succede quando si scopre di essere in dolce attesa? È consentito bere caffè durante la gravidanza? Scopriamo cosa dicono scienza e linee guida.

Bere caffè in gravidanza: le conseguenze sul feto

Con il caffè ci vuole cautela, anche e soprattutto in gravidanza. Si tratta infatti di una bevanda che contiene caffeina, una sostanza nervina che, oltre a eccitare il sistema nervoso centrale, riesce ad attraversare la placenta e arrivare fino al feto causando, potenzialmente, non pochi problemi.

Un'eccessiva assunzione di caffeina, infatti, aumenta il rischio di incorrere in un aborto spontaneo o in un parto pretermine. Non è raro, inoltre, che alla nascita il neonato sia sottopeso rispetto all'epoca gestazionale stimata. Ciò accade anche perché durante la gravidanza il metabolismo della donna rallenta e di conseguenza aumentano i naturali tempi di espulsione della caffeina dall'organismo. Se normalmente, infatti, sono necessarie dalle quattro alle sei ore per espellere le sostanze contenute nel caffè, una donna in gravidanza trattiene tali sostanze più a lungo aumentando quindi i rischi ad esse legati.

Caffè in gravidanza: quanto berne?

Alla luce di quanto esposto appare chiaro che assumere caffè e sostanze contenenti caffeina in gravidanza sia fortemente sconsigliato. E tutte le donne che non riescono proprio a farne a meno? Se l'astensione totale non è un'opzione, sarebbe bene seguire scrupolosamente le indicazioni diramate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, che fissa il limite massimo di caffè a poco più di una tazzina al giorno. La quantità giornaliera consentita è infatti di soli 300 mg.

Alternative al caffè

Cosa bere al posto del caffè? Il tè non è la risposta, purtroppo, perché anche questa bevanda contiene la teina, sostanza nervina al pari della caffeina. Per affrontare serenamente i nove mesi di gestazione sarebbe bene optare per le classiche bevande decaffeinate o deteinate. Un decaffeinato, infatti, contiene tra i 9 e i 14 mg di caffeina, una quantità di gran lunga inferiore a quella contenuta nel caffè classico. Attenzione, inoltre, anche alle bevande energetiche e al cioccolato, che contengono caffeina e altre sostanze nervine.