Tra i segni più evidenti della gravidanza, la linea nigra non passa certo inosservata. Cos’è la linea nigra? Il suo nome, latino, significa “linea nera”. Ed è effettivamente questo: una linea verticale scura, che compare sull’addome di molte donne in dolce attesa più o meno a metà gestazione.

La comparsa della linea nigra durante la gravidanza non deve dunque metterti in allarme, anzi: è una condizione che accomuna il 75% delle donne che aspettano un bambino. C’è chi sviluppa una linea nera e marcata, chi invece ne presenta una più chiara. Secondo la credenza popolare, il suo aspetto aiuta persino a predire il sesso del bimbo. Ma, ovviamente, non vi è alcuna evidenza scientifica.

Ma cos’è di preciso la linea nigra in gravidanza?

Cos’è la linea nigra e perché si origina

La linea nera è semplicemente una linea che si forma in verticale sul ventre della donna in dolce attesa: generalmente va dall'ombelico fino all’osso pubico, ma può anche originarsi dall’ombelico e svilupparsi verso l’alto, fin quasi alla gabbia toracica. È la stessa posizione della linea alba, linea di fibre bianche prevalentemente composta da collagene che divide in due sezioni i muscoli retti addominali.

La linea nigra può avere una leggera sfumatura marrone, oppure una pigmentazione vicina al nero. Generalmente si origina tra la 13° e la 26° settimana, e prosegue fino al parto e poi oltre. Una volta partorito tende a sbiadire, fino a scomparire del tutto in pochi mesi (sebbene per la sua completa sparizione alcune donne debbano attendere fino ad un anno).

La comparsa dalla linea nigra è dovuta agli ormoni. Una donna, in gravidanza, vive cambiamenti unici: basti pensare alla produzione degli estrogeni, la cui intensità è maggiore nei nove mesi della gestazione rispetto a tutto il resto della vita. Sono proprio gli estrogeni ad intensificare l’attività dell'ormone melanocito-stimolante prodotto dalla placenta, che va a colorare la linea alba originando la linea nigra.

Non solo: l’iperproduzione di melanina riguarda anche altre zone del viso e del corpo, come il labbro superiore, la fronte, le guance, le areole o la vulva. Prevenire la formazione della linea nigra, così come l'esaurimento delle altre zone, è dunque impossibile. Tuttavia, è consigliabile adottare qualche accorgimento per stimolare il ripristino della pigmentazione naturale.

Linea nigra, cosa fare

Cosa fare quando compare la linea nigra? Nulla: esattamente come è arrivata, dopo il parto scomparirà gradualmente. È però bene sapere che, in gravidanza, è ancor più importante proteggere la pelle dal sole: in caso contrario, le macchie scure e la linea nigra si vedranno di più. L’ideale è spalmare sulla pancia e sul viso una crema ad elevato fattore protettivo. Inoltre, secondo alcuni studi scientifici, la carenza di acido folico favorirebbe la comparsa di aree iperpigmentate (l’assunzione di acido folico è raccomandata fin da quando si programma la gravidanza).

Altri accorgimenti sono l’utilizzo di creme e oli idratanti ed elasticizzanti nei nove mesi d’attesa: dopo il parto puoi applicare invece cosmetici a base di vitamina A o E, capaci di agevolare la schiaritura della linea nigra. Se sei un’amante dei rimedi naturali, anche il succo di limone può rivelarsi utile, a patto di allungarlo con l’acqua (per evitare irritazioni e bruciore). Dopo la doccia, esfolia poi la pelle con uno scrub: agevolarai il ricambio cellulare, accelerando il processo di rigenerazione e - dunque - il ritorno ad una normale condizione di pigmentazione.

Evita di usare cosmetici sbiancanti durante la gravidanza, e anche quando allatti: il loro impiego in queste due fasi della vita è sconsigliato, per evitare di sottoporre il feto a inutili rischi.

La linea nigra è pericolosa?

La linea nigra non è affatto pericolosa. Il suo esordio apparentemente improvviso può essere un piccolo choc, ma il suo è solo un effetto estetico che non rappresenta alcun rischio per la mamma né per il bambino.