Gestire il cambiamento durante la gravidanza 

La gravidanza è una fase della vita e un'esperienza non solo della donna ma dell’intera famiglia, partner compreso.

Questo tempo di attesa è così intenso che necessita di tanti passaggi: l'elaborazione di sé stessi, della coppia e dei cambiamenti di ruolo di entrambi i partner anche dello stesso sesso. Non meno importante: il passaggio di relazione da due a tre (e da tre a quattro, da quattro a cinque e così via per chi ha altri figli), la necessità di fare spazio al bambino che nasce, preparare gli altri fratellini e sorelline nati anche da altre relazioni, lavorare sulle famiglie allargate e, infine, crearsi una rete di supporto attorno se necessario.

I cambiamenti che porta con sé l'arrivo di un figlio sono quindi molteplici e riguardano entrambi i genitori: in  questo articolo ci concentriamo sui papà, che spesso vivono di riflesso la gravidanza senza esserne parte davvero attiva e senza prepararsi al cambiamento di ruolo e di identità che dovranno compiere. 

Prendere atto di questo può aiutarli a vivere al meglio l’attesa del proprio figlio, avere un loro spazio nella gestazione e, fondamentale da ricordare, può aiutare le donne a comprendere meglio la loro figura e il loro vissuto per trovare un armonioso equilibrio come coppia e come genitori. 

Quindi basta sottovalutare la presenza e la salute del papà!  

É molto importante per una donna durante la gravidanza fare spazio non solo dentro al grembo ma anche nello spazio mentale ed emotivo e, questo vale anche per il partner. 

La gravidanza è il momento di crescita di un nuovo individuo ma anche una crescita personale di entrambi i genitori. Sembrerebbe infatti che anche negli uomini ci siano cambiamenti ormonali, come l’aumento  dell’ossitocina, della prolattina e dell’estradiolo e una diminuzione del testosterone, per portarlo ad essere  più sensibile, amorevole, accudente e protettivo verso la compagna e famiglia. 

Mentre la donna porta in grembo il suo bambino, il papà deve contenere la compagna e il loro bambino,  diventando un grande abbraccio di protezione e di amore verso di loro. Anche i papà vivono quindi la loro gravidanza, fatta di dubbi, paure, domande, anche senza un reale  interessamento fisico ma avendo, non meno importante, un interessamento emotivo e cognitivo

La psicologia ci insegna che anche il futuro papà vive una regressione interiore, in una memoria inconscia  che lo porta nella dimensione di figlio e di relazione con la sua figura paterna: questo significa che anche il  padre cerca una nuova identità, la sua nuova identità di figura genitoriale e può aver bisogno di un aiuto a  farlo, anche perché a lui viene chiesto di ricoprire questo ruolo così importante in assenza di un modello di  riferimento in quanto la figura del papà è nettamente cambiata negli anni. 

Insomma anche il futuro papà è “in attesa” e potrebbe aver necessità di leggere, confrontarsi, avere uno  spazio sia di condivisione con la compagna che uno spazio personale dove elaborare le emozioni e le  informazioni, anche con professionisti della salute. 

Conosci la sindrome della couvade? 

Consiste nei cambiamenti fisici che coinvolgono alcuni papà, come nausea, aumento di peso, crampi,  stanchezza dettati dall’empatia del momento. Questo meraviglioso coinvolgimento, questa empatia verso la compagna e il bambino devono essere accolti, riconosciuti e valorizzati! Ovviamente se il partner non manifesta cambiamenti fisici o visibili non significa che non sia coinvolto  nell'evento gravidanza! 

Per questo motivo oggi, sempre più, si chiede ai partner di partecipare alle visite, ai corsi di  accompagnamento alla nascita, agli incontri tematici e i gruppi di solo papà, affinché possano essere anche loro accompagnati in questa esperienza di transizione.

Non bisogna fermarsi solo a questo ma, è importante integrare i papà anche sulla cura ed educazione dei figli. 

Quando il padre viene coinvolto fin da subito si hanno effetti positivi sia nella relazione di coppia, sia nella relazione padre-bambino, nella co-genitorialità e nella co-gestione domestica. Il coinvolgimento attivo deve necessariamente modificarsi ed espandersi in tutte le fasi, preconcezionale, in gravidanza, post partum e crescita dei figli, superando tutti gli stereotipi ancora largamente diffusi. 

È però necessario un cambiamento forte di cultura, un superamento degli stereotipi e una presa di coscienza collettiva di tutte le famiglie: famiglia estesa, nucleare, composita, monoparentale, adottiva, ospitante e omoparentale. Dobbiamo assolutamente accogliere tutte le famiglie, supportarle nel loro percorso e sostenere tutti i membri nei loro passaggi.

E ricordate che “state giocando nella stessa squadra”!

Ostetrica Daniela Pergola

 

Ehi papà...le routine quotidiane, le coccole o la pappa sono tutti piccoli momenti che permettono di conoscere il proprio bambino, conoscersi a vicenda e instaurare un rapporto! Grazie ai prodotti Mustela che si tratti di un semplice cambio pannolino con la Pasta protettiva certificata bio oppure del massaggino al pancino o dopo il bagnetto insieme al Balsamo dolci coccole o una coccola dopo la puntura di zanzara curata con Cicastela crema riparatrice, tutte le attività che vanno a accrescere e solidificare il rapporto genitore-figli, diventeranno un vero gioco da ragazzi!