Generato nella maggior parte dei casi da insicurezza e sentimenti di inadeguatezza, il senso di colpa accompagna le mamme in molte fasi della loro vita insieme ai figli.
 

Sarò una buona madre? Starò facendo il mio dovere al meglio? Sto facendo tutto il necessario affinché  il mio bambino cresca felice?

 

Queste sono le domande che spesso si affacciano nella mente delle mamme e che generano, a volte anche inconsapevolmente, un senso di colpa molto difficile da gestire e soprattutto da estirpare.
 

Saranno i modelli di mamma perfetta - sempre sorridente e soddisfatta - imposti dalla società o semplicemente le aspettative troppe alte legate al proprio ruolo, fatto sta che tutte le mamme, almeno una volta nella vita, si sono sentite in difetto e in qualche modo in colpa. 
 

Ma se estirpare del tutto il senso di colpa non è possibile, sicuramente è necessario imparare a tenerlo a bada e a conviverci evitando che si trasformi in un problema insormontabile.

Come?
 

Ecco un breve vademecum per gestire il senso di colpa tipico di alcuni momenti...

 

·         Non riesco/non posso allattarlo. Da neomamma ti è capitato di trovarti alle prese con le difficoltà legate all'allattamento? Forse avrai deciso persino di smettere e passare al biberon o forse non hai voluto nemmeno provare, sentendoti per questo una pessima madre. Tranquilla: in genere è proprio questo il primo grande senso di colpa che sperimentano le neomamme. Come sopravvivere? Per esempio pensando che la cosa più importante che puoi fare per il benessere del piccolo è assecondare le tue sensazioni. In altre parole: meglio dargli un biberon con animo sereno che offrirgli il seno contro voglia. 

 

·         Devo lasciarlo per tornare a lavorare. L’altro grande senso di colpa delle mamme è rappresentato dal lavoro, vissuto spesso come tempo fuori casa sottratto alle cure del piccolo. Se poi al lavoro ci vai volentieri, il tuo senso di colpa sarà ancora più grande. Pensa però che una donna felice e realizzata è anche una mamma più serena agli occhi del suo bimbo. Se gestirai la tua vita lavorativa senza sensi di colpa non toglierai nulla nè al tuo bambino né a te stessa.

 

·         E se con l'arrivo di un fratellino dovesse soffrire? Alle mamme bis capita anche questo: la nascita di un secondo figlio può essere vissuta con un velo di senso di colpa, specie quando il primogenito manifesta scontentezza e rabbia nei confronti del nuovo arrivato. Se sta capitando anche a te ricorda però che si tratta solo di una fase di passaggio e che, col tempo, il fratellino/la sorellina diventerà il più bel regalo che potessi fare a tuo figlio.

 

·         Non sarò troppo severa nel gestire i suoi capricci? L'altro tabù che genera senso di colpa nelle madri è la gestione dei capricci. Molte volte il timore è quello di essere troppo rigide o severe, di sentirsi in qualche modo delle "cattive madri". Niente paura: i tuoi dubbi sono normali e anzi ti fanno onore perché denotano la volontà di fare del  tuo meglio per educare tuo figlio. Pensa però che i bambini, anche se tendono a nasconderlo molto bene, hanno bisogno di regole e confini precisi entro cui muoversi, perché solo così possono sentirsi sicuri. Anche se a volte ti senti troppo severa non arrenderti: lo stai facendo per il suo bene.

 

·         Ogni tanto sono nervosa e finisco per rimproverarlo. Eh sì, può capitare: una giornata difficile, stress accumulato, un improvviso mal di testa e si finisce per perdere la pazienza con troppa facilità, per poi sentirsi in colpa 5 minuti dopo. Non giudicarti però una pessima madre perché una giornata “no” può capitare davvero a chiunque e soprattutto a chi deve tenere testa a mille impegni come succede alle mamme. Argina allora il senso di colpa e, passato il momento di stress, parla con il tuo bambino, scusandoti e spiegandogli che ogni tanto anche la mamma può sbagliare.
 

Infine, tutte le volte che ti senti in colpa o non ti senti all’altezza, pensa alle cose straordinarie che sei riuscita a fare per il tuo piccolo. Ti accorgerai che sono davvero tantissime.