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Lavaggi nasali ai bambini: cosa sono, come farli e perché farli
Lavaggi nasali ai bambini: cosa sono, come farli e a cosa servono:
I lavaggi nasali sono una procedura utile per combattere il raffreddore e il naso chiuso nei bambini, ma non solo: una corretta igiene del naso aiuta anche a prevenire le infezioni respiratorie.
Del resto, tutti i genitori se lo chiedono: come curare il bambino quando ha il raffreddore? Come pulire il nasino al neonato e dargli così un po’ di sollievo? In aiuto di mamma e papà arrivano proprio i lavaggi nasali, un metodo che consente di rimuovere il muco e le secrezioni in eccesso consentendo al bambino di respirare meglio.
Scopriamo dunque insieme quando i lavaggi nasali sono necessari, e come e quando farli.
Bambini e raffreddore: perché i lavaggi nasali sono utili?
Cominciamo col dire che il raffreddore è una patologia virale che ha, nella sua sintomatologia tipica, il naso chiuso a causa di muco o catarro. I lavaggi nasali del neonato non hanno alcuna azione diretta sull'eliminazione del virus, ma in maniera indiretta sono utili sia per garantire la corretta igiene delle cavità nasali che per dare al piccolo un po' di sollievo, andando ad eliminare le ostruzioni generate dal muco.
Le vie respiratorie chiuse a causa del raffreddore possono dunque creare loro non pochi fastidi e disagi, soprattutto durante la nanna o la poppata. Ecco perché i lavaggi nasali possono darci una mano: sciolgono il muco e il catarro, ammorbidiscono eventuali croste formatesi nelle cavità nasali e ripuliscono letteralmente queste ultime da allergeni, batteri e virus, aiutando così il decorso positivo della patologia.
Da quando si possono fare i lavaggi nasali?
Per prima cosa devi sapere che il sistema respiratorio alla nascita non è ancora completo. Bisogna attendere almeno i primi 3 mesi di vita affinchè l'ostruzione fisiologica delle vie respiratorie si sciolga spontaneamente. Dunque non ti allarmare subito se il tuo piccolo mostra dei fastidi nella respirazione. Inoltre, fino all'anno di età i bambini respirano solo con il naso e più generalmente devono raggiungere almeno i 5 o 6 anni per imparare a soffiarselo in autonomia.
In base alle esigenze del tuo bambino, i lavaggi nasali sono una pratica che può iniziare fin dai primi giorni di vita. Molto probabilmente sarà proprio il tuo piccolo a lanciarti dei segnali di bisogno. In ogni caso ti consigliamo di fare sempre riferimento al tuo pediatra di fiducia o ad uno specialista che saprà guidarti indicandoti la pratica migliore per far respirare al meglio il tuo bambino.
Come fare i lavaggi con l'acqua fisiologica: i consigli per un lavaggio nasale fai da te
Il lavaggio nasale fai da te è più semplice di quel che sembra. Prima di addentrarci nella tecnica, però, è opportuno capire cosa utilizzare per lavare il naso ai nostri bambini. Il consiglio? Acquistare in farmacia soluzioni create appositamente per lo scopo. Le opzioni in questo caso sono molte: si può optare per la classica soluzione fisiologica o isotonica, per le cosiddette acque termali o per l'acqua di mare sterilizzata.
Quale scegliere tra queste opzioni? La soluzione isotonica è costituita da una concentrazione di sali simile a quella delle cellule nasali. Per questo viene indicata anche per la pulizia quotidiana delle prime vie aeree: la puoi utilizzare anche 2 volte al giorno se il tuo bambino ne ha necessità. Grazie alle sue caratteristiche favorisce l'eliminazione del muco prodotto dal naso o delle secrezioni in eccesso. Puoi usarla anche se non sono presenti problemi di salute: ci sono bambini con un naso particolarmente produttivo ma, in questi casi, il muco ha un colore chiaro o quasi trasparente.
La soluzione ipertonica invece, si distingue perché ha una concentrazione di sali superiori a quelli delle cellule nasali e quindi, oltre a favorire l'eliminazione del muco in eccesso, apporta un effetto decongestionante che la rende utile in caso di problemi di salute come naso chiuso o raffreddore. In questo caso, il muco sarà più denso e caratterizzato dal un colore giallo o verdognolo. Ti consigliamo di affidarti al tuo pediatra di fiducia per capire quante volte al giorno è utile questo tipo di soluzione.
Lavaggi nasali con l'ausilio di strumenti: è meglio usare una siringa o pompetta per aspirare il muco?
In alcuni casi il lavaggio nasale va effettuato con l’ausilio di uno strumento di aspirazione per facilitare una migliore detersione del naso.
Per effettuare correttamente un lavaggio nasale, oltre alla soluzione liquida, è necessario utilizzare strumenti specifici, quali una siringa (senza ago) o dispositivi simili. È così, infatti, che si può instillare il liquido nelle cavità nasali del bambino per aiutarlo a liberarsi del muco.
La soluzione utilizzata dovrà essere o a temperatura ambiente o leggermente tiepida (la si può scaldare brevemente sotto un getto di acqua calda).
Per il lavaggio nasale del neonato, è necessario sdraiare il piccolo sul fianco con la testa leggermente inclinata da un lato. La punta del flaconcino con la soluzione (o della siringa senza ago) deve essere introdotta leggermente nella narice superiore, per poi spruzzare il liquido che uscirà dalla narice opposta. Dopo aver girato il bambino sull'altro fianco, si può procedere al lavaggio dell'altra narice. In questo modo l'acqua che uscirà dalle cavità nasali porterà con sé muco ed eventuali crosticine. La posizione della testa è molto importante: inclinando la testa del bambino all'indietro, per esempio, la soluzione finirà nella gola del piccolo, facendolo tossire.
Non è invece necessario far sdraiare i bambini più grandicelli: il lavaggio nasale può essere effettuato anche quando sono seduti, magari durante il bagnetto per evitare di sporcare vestiti e indumenti.
Un altro strumento utile è l'aspiratore nasale a bocca: questi strumenti sono costituiti da un beccuccio per il naso, un tubicino e un piccolo serbatoio per la raccolta del muco. Quest'ultimo è collegato ad un boccaglio, separato dal resto grazie ad un filtro di spugna nella maggior parte dei casi. Per utilizzare questo aspiratore dovrai inserire il beccuccio nel naso del tuo piccolo e aspirare tramite il boccaglio. Il filtro bloccherà il muco nel serbatoio e il gioco è fatto!
Questo metodo ha una grande vantaggio: aspirando personalmente il muco puoi monitorare lo stato di salute del tuo bambino e calibrare le aspirazioni in base a come reagisce.
Per utilizzarlo al meglio puoi seguire questi semplici passaggi: appoggia il bimbo sulla schiena sul fasciatoio o su una superficie a lui comoda. Inserisci il beccuccio nel naso e succhia delicatamente per rimuovere il muco ripetendo l'operazione in entrambe le narici. Risciacqua sempre l'aspiratore dopo l'utilizzo con dell'acqua calda e lascialo asciugare.
Per concludere, i lavaggi nasali possono essere effettuati ogni volta che se ne presenta la necessità. La procedura può essere effettuata sia quando il bimbo è raffreddato (così da accelerare la guarigione) sia a scopo preventivo, soprattutto se il piccolo frequenta l'asilo nido o la scuola materna: una corretta igiene del naso, infatti, contribuisce ad evitare l'insorgere di infezioni respiratorie.
Ricorda, inoltre, di umidificare adeguatamente gli ambienti in cui sta il bambino e di mantenerlo idratato: in questo modo il muco si fluidificherà naturalmente, favorendo la sua espulsione.
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