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Latte materno: componenti e conservazione

Aggiornato il 27 Ottobre 2022

Latte materno: componenti e conservazione

L’allattamento al seno è un dono prezioso per tutti i bambini: l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ribadisce l’importanza di allattare esclusivamente (solo latte!) i propri bambini fino al sesto mese di vita, almeno, per il corretto sviluppo e crescita dei bambini.

 

Perché è cosi importante?

Cosa contiene il latte materno di così prezioso?

Cosa significa “il latte materno è vivo” o “è il primo vaccino” per i bambini?

 

Ecco alcune domande più frequenti e forse ancora poco chiare per molti genitori.

 

Prima di tutto non bisogna considerare la ghiandola mammaria come un serbatoio, bensì come un rubinetto, ovvero come un sistema che produce di continuo latte con la stimolazione e la suzione del bambino, grazie anche alla miracolosa comunicazione tra bambino e madre: la saliva del bambino comunica al corpo della madre quello di cui ha bisogno e il suo stato di salute; questo permette al latte materno di essere sempre adatto alle esigenze del bambino stesso.

La composizione del latte varia nella stessa poppata, con la crescita del lattante e dalle sue necessità: finché una madre allatta, il suo latte è buono, corretto e quindi prezioso per il suo bambino.

Purtroppo, attorno all’allattamento al seno ruotano ancora troppo falsi miti e questo indebolisce il potere dell’allattamento al seno stesso.

Il latte materno ha un valore unico che va ben oltre ad un solo aspetto nutrizionale.

 

Da cosa è composto il latte materno?

 

CELLULE VIVE: come globuli bianchi e cellule staminali fondamentali per rafforzare il sistema immunitario, lo sviluppo e guarigione degli organi

 

ACQUA: fondamentale per produrre cellule nuove, eliminare le scorie, fare pipì e idratare il bambino.

 

PROTEINE: costituiscono veri e propri mattoncini dei tessuti del bambino e quelle del latte materno sono totalmente assimilabili dall’organismo del lattante. 

Tra le principali troviamo:

  • <::marker> caseina: è una grossa proteina ricca di fosforo, calcio e magnesio 
  • <::marker> alfa lattoalbumina: è necessaria per l’assimilazione del lattosio, lo zucchero presente in abbondanza nel latte umano e fondamentale per lo sviluppo delle cellule celebrali
  • <::marker> lattotransferrina: proteina necessaria per fissare, assimilare e utilizzare il ferro presente nel latte; inoltre favorisce l’assorbimento intestinale e forma la sua corretta flora.  
  • <::marker> Immunoglobuline: ovvero anticorpi che difendono l’organismo dalle infezioni; il latte è ricchissimo di immunoglobuline A che, aderendo alla mucosa intestinale, la protegge dal passaggio di germi e virus.
  • <::marker> aminoacidi liberi, come taurina e cisteina fondamentali per la moltiplicazione e per la funzionalità delle cellule celebrali, del cuore e dei muscoli e della retina 
  • <::marker> enzimi, come lipasi e lisozima, indispensabili per il metabolismo delle sostanze e la digestione

 

ORMONI: trasmettono messaggi tra organi e tessuti per assicurarsi la loro corretta funzione, regolarizzano l’attività del ritmo sonno/veglia e dell’appetito e soprattutto  favoriscono il legame materno, il nutrimento affettivo

 

ZUCCHERI: come lattosio e oligosaccaridi.
Il latte delle donne è il più ricco di lattosio tra i mammiferi: la sua quantità è infatti proporzionale alla grandezza del cervello (maggiore è la massa cerebrale e maggiore è la necessità di zuccheri)

Questi zuccheri sono necessari per proteggere l’intestino dalle infezioni, assorbire il calcio (fondamentale per i denti e le ossa) e aiutano nella formazione e attività delle cellule nervose, muscolari e degli organi in generali.

 

GRASSI: rappresentano la principale fonte di energia nel latte materno; la loro quantità nel latte umano varia da donna a donna, dall’ora della giornata, dall’età del bambino e dalla quantità di latte prodotto. I principali grassi sono i  trigliceridi, tra cui l’acido arachidonico (AA), fondamentale per la formazione dei neuroni e delle prostaglandine, e l’acido docosaesaenoico (DHA), fondamentale per lo sviluppo di retina e cervello. I trigliceridi del latte inoltre permettono l’assorbimento intestinale delle vitamine A, D, E, K.

 

VITAMINE:
Vitamina D: serve ad assorbire il calcio
Vitamina K: previene la comparsa di emorragie
Vitamina E: è un potente antiossidante e protegge i globuli rossi
Vitamina C: serve per assorbire il ferro
Vitamine B6/B12: sono fondamentali per lo sviluppo e il buon funzionamento neurologico

 

SALI MINERALI E OLIGOELEMENTI

 

ACQUA: fondamentale per produrre cellule nuove, eliminare le scorie, fare pipì e idratare il bambino.

 

Come si conserva il latte materno se viene tirato o spremuto per particolari esigenze?

 

  • <::marker> Temperatura ambiente fino ad un massimo di 4/6 ore
  • <::marker> Frigorifero (non zona sportello soggetta a rapide variazioni di temperatura) 5/7 giorni
  • <::marker> Freezer 3/4 mesi
  • <::marker> Freezer a pozzetto 6/12 mesi

 

Preparazione:

scongelare, scaldare a bagnomaria o con scaldabiberon; mai direttamente nel pentolino sul fuoco vivo o microonde perché danneggerebbero il contenuto.

Non ricongelare mai una volta scaldato ed inutilizzato.

Un consiglio: utilizzare appositi contenitori e scrivere sempre la data in cui si congela il latte tirato.

 

N.B.

L’allattamento al seno è un vero e proprio lavoro, non sempre è facile: in alcuni casi il dolore inaspettato del seno e la stanchezza della madre con l’arrivo di un nuovo bambino, a volte, sembrano ostacolare e boicottare l’allattamento al seno.

Ma in questi casi c’è sempre una soluzione: CHIEDERE E CERCARE UN BUON SUPPORTO, sia tra i famigliari ed amici, che si devono occupare di tutto il resto (spesa, pulizie, preparazione dei pasti, gestione casa ed essere una buona spalla e buoni alleati per voi mamme), che di un’OSTETRICA, nei consultori, negli ambulatori e centri  pubblici e privati nelle vostre città e addirittura a casa vostra (sì perché ci sono molte ostetriche che vengono anche a casa vostra per darvi il massimo sostegno!).

 

A volte basta davvero poco per Ritrovare la giusta via da percorrere per Ritornare ad un buon allattamento al seno, senza dolore e appagante per entrambe, madre e bambino.

 

 

Daniela Pergola 

Ostetrica libera professionista

 

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