Ecco perché abbiamo pensato di preparare per voi una guida pratica alla termoregolazione del bebè, utile a tutti i genitori che si trovano alle prese con la cura di un neonato. 

 

Ma prima di passare ai consigli pratici, affrontiamo l’argomento anche dal punto di vista teorico col fine di capire come la termoregolazione di un neonato sia, in realtà, molto diversa dalla nostra. 

 

Come funziona la termoregolazione corporea di un neonato?

Per termoregolazione si intende la capacità di un organismo di mantenere adeguata e costante la temperatura del corpo rispetto all’ambiente in cui si trova, al fine di far funzionare al meglio l'organismo. E se negli adulti questo meccanismo funziona in modo efficiente, nei neonati la termoregolazione non è altrettanto efficace, soprattutto nei primi tre mesi di vita. 

 

Di conseguenza l’organismo del bebè farà più fatica a rispondere tempestivamente alla temperatura dell’ambiente in cui si trova, raffreddandosi troppo o, al contrario, riscaldandosi eccessivamente. 

 

Ecco perché è fondamentale per mamma e papà capire quanto (e come) coprire un neonato, sia in casa che fuori casa.

 

Come capire se il neonato ha freddo

Il bebè, ahinoi, non è in grado di comunicarci a parole se ha freddo o se ha caldo. Affidiamoci quindi a metodi empirici, capaci di farci dedurre se il bebè sia adeguatamente coperto.

 

È opinione comune che sia sufficiente toccare le manine e i piedini del neonato per capire se ha freddo. In realtà non è così: le parti periferiche del corpo di un bebè sono sempre particolarmente fredde proprio perché il meccanismi di termoregolazione non sono ancora efficaci: il sangue, raggiungendo più lentamente manine e piedini, li farà percepire dai genitori sempre “freschi”, se non addirittura freddi.

 

Come capire, quindi, se un neonato ha freddo? Quando un bebè ha freddo, prima di tutto, si lamenta. In secondo luogo anche il suo colorito cambia: se la pelle delle guanciotte è rosea e le labbra hanno un colore chiaro, non c'è di che preoccuparsi. Diverso è il caso, invece, in cui le labbra appaiano bluastre e il bambino pianga senza un motivo evidente: il bebè, probabilmente, ha freddo e sarà quindi necessario coprirlo con una copertina o un maglioncino in più.

 

Ci sono però altre zone del corpo del bambino che, se toccate, possono farci capire di più sulla sua termoregolazione. Toccate la nuca e il collo del bebè, avendo cura che le vostre mani non siano troppo fredde: se, al tatto, queste parti del corpo sono calde, il bimbo non ha freddo; se, al contrario, nuca e collo vengono percepite o troppo fredde o troppo calde, sarà necessario coprire o svestire vostro figlio.

 

Come evitare che il neonato abbia freddo

Per evitare che il bebè abbia freddo è necessario che la temperatura in casa sia adeguata alle sue esigenze. Mamma e papà dovranno quindi fare in modo che la temperatura domestica sia costantemente intorno ai 20/21° di giorno e leggermente più bassa di notte.

 

Anche il livello di umidità è importante e, infatti, per i bimbi in fasce è opportuno che l'umidità sia compresa tra il 40 e il 60%.

 

Mamma e papà devono preoccuparsi in modo più assiduo della temperatura del neonato fino alla fine del terzo mese di vita: dall'inizio del quarto mese in poi, infatti, i meccanismi di termoregolazione diventano più efficienti e l'organismo del bebè riuscirà a rispondere più tempestivamente alla temperatura dell'ambiente in cui si trova.