Ho sempre avuto animali, non ricordo un solo momento della mia vita in cui in casa non ci sia stato almeno un quattro zampe.
Quando è nato il Biondino, il mio primo bimbo, in famiglia eravamo già alquanto stretti.
Vivevamo – in attesa che la nuova casa fosse pronta – nella taverna di mia suocera: io, Lui, il gatto immunodepresso e il nostro amato e un po' nevrotico cane. 
Ci mancava giusto il pupo, direte voi. 
E infatti.
Benché tenda ad insultare ferocemente i miei amici pelosi quando grattano le porte, la verità è naturalmente che li amo moltissimo.
Sono anche dell'idea che debbano essere rispettati nel loro essere per l'appunto cani e gatti: non piccoli umani pelosi, ma creature con necessità ed esigenze tipiche della propria specie.
Quello che ai tempi cercai di evitare, nel circo di scatoloni e carrozzelle che già era la mia casa, fu la temuta sovrapposizione di spazi e, a ben vedere, anche di ruoli.
Consultai diversi siti e qualche libro, in cerca del modo migliore per preparare l'intera famiglia all'ingresso del piccoletto.
Ecco qualche dritta che misi in pratica e che spero possa esservi utile.
 
A ognuno i propri spazi.
Il vostro gatto dorme sul divano? Non è giusto sottrarglielo da un giorno all'altro, ma potete farvi furbi: ad esempio mettergli sopra un cestino solo per lui, dentro il quale potrà riposare senza riempire di peli il cuscino dell'allattamento.
Spazio per tutti e confini delineati aiutano la convivenza (non solo con gli animali, peraltro).
 
Le tutine dall'ospedale.
Quando il vostro compagno porta a casa il cambio delle tutine da lavare, può lasciarle annusare qualche minuto agli amici pelosi: cominceranno così dall'olfatto, senso per loro acutissimo, a prendere coscienza del nuovo membro della famiglia in arrivo.
 
L'atteggiamento è tutto.
Una volta a casa col bimbo, non ghettizziamo cane e gatto, allarmandoci ogni volta che si avvicinano. Al contrario, prendiamo noi in mano le redini dell'iniziativa: lasciamo che annusino il bimbo, presentandoglielo con semplicità, accarezzandoli e soddisfacendo la loro legittima curiosità.
Nella maggior parte dei casi la cosa peggiore che dovrete fare col cane sarà respingere con ferma dolcezza entusiaste leccate. Col gatto, accettare con pazienza lo sguardo leggermente sprezzante con cui accoglierà il vostro erede, per poi allontanarsi irritato.
 
No ansia, sì attenzione: non siate allarmisti ma tenete sempre d'occhio la situazione nel complesso, evitando di esporvi a inutili rischi: ad esempio mai dar da mangiare al cane vicino al bambino, la pappa è qualcosa che l'animale protegge istintivamente. State anche attenti agli estranei che avvicinano il bimbo, il cane potrebbe sentirsi in dovere di difendere lo spazio del suo piccolo protetto.
 
Il rispetto, sempre: soprattutto quando sarà più grandicello non consentite al bambino di trattare gli animali di casa come fossero suoi giochi o peluche inanimati.
D'altra parte non lasciate che il gatto si faccia le unghie sul pupazzo bambino: stabilite voi dei confini netti, e fateli rispettare da entrambi.
Insomma insegnateli, praticandolo per primi, il rispetto e la cura affettuosa: ne nasceranno amicizie che sapranno stupirvi, è garantito.
 
 

 

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Susibita

 

Lavoro dalla mia scrivania in cima a una collinetta verde, ho due bimbi -le due cose più belle e difficili che mi siano mai capitate- un cane ansioso, un gatto immunodepresso e un orto sfavillante. 

Lavoro sodo, amo molto, leggo tanto, bevo poco e penso troppo.

In tutto questo, ho pure un blog: http://susibita.blogspot.it/