Per 
  tale 
  ragione 
  è 
  importante 
  coinvolgere 
  precocemente 
  i 
  genitori 
  nella 
  prevenzione 
  della 
  patologia 
  cariosa, 
  fornendo 
  indicazioni
 
 
 
  chiare 
  e 
  condivise, 
  basate 
  sulle 
  migliori 
  evidenze 
  scientifiche 
  attualmente 
  disponibili.
 
 
 
   Negli ultimi decenni i paesi industrializzati hanno registrato una 
   riduzione della prevalenza della carie, anche se recenti indagini epidemiologiche a carattere nazionale hanno evidenziato che il problema è ancora pressante nei bambini italiani: è emersa infatti una percentuale intorno al 20% di patologia a 4 anni e di circa il 40% a 12 anni. La costante presenza di adeguate concentrazioni di fluoro nel cavo orale può ridurre significativamente il rischio di carie, per il suo ruolo nel rinforzare la struttura cristallina dello smalto, favorendo la remineralizzazione dello stesso con conseguente effetto antibatterico. 
  
 
  
   La 
   carenza di fluoro è perciò un fattore negativo nell’igiene dentale, alla luce anche del fatto che non è spesso sufficiente quello presente nelle acque italiane. Pertanto, la somministrazione di fluoro per bocca è raccomandata in via preventiva per tutti i soggetti dai 6 mesi ai 3 anni.
  
 
  
   Anche le raccomandazioni del 
   Ministero della Salute affermano l’
   importanza della profilassi dai 6 ai 36 mesi, anche perchè in questa fascia di età la fluoroprofilassi topica tramite dentifrici è poco pratica e può esporre a rischio di sovradosaggio. Dal 3° anno si può utilizzare un dentifricio a base di fluoro, oppure, in alternativa, resta sempre possibile estendere la fluoroprofilassi per bocca.
  
 
 
   La quantità raccomandata di dentifricio deve essere minima e sotto la supervisione di un adulto. Dai 6 anni l’uso di un dentifricio contenente fluoro almeno due volte al giorno è di fondamentale importanza nella prevenzione della carie. Seguendo tali indicazioni, non si corre alcun rischio di eccessiva introduzione di fluoro (fluorosi). 
  
 
  
   Numerosi studi hanno messo in relazione il consumo di zuccheri fermentabili, in special modo il 
   saccarosio, con l’aumento della carie: vanno pertanto molto limitate, e se possibile evitate!.., tutte le bevande addolcite con saccarosio che troppo generosamente vengono offerte ai piccoli sin dai primi mesi di vita per poi proseguire negli anni successivi. L’uso tra un pasto e l’altro del succhiotto e/o di biberon contenenti bevande zuccherine deve essere evitato: infatti una delle cause principali di carie rapidamente aggressive va ricercata nel prolungato uso di sostanze zuccherate, specialmente se assunte nelle ore notturne, quando il flusso salivare è fortemente ridotto. L’assunzione di 
   bevande e cibi contenenti zuccheri semplici è perciò 
   sconsigliata fuori dai pasti. S vengono effettuate queste norme preventive il controllo dall’odontoiatra può essere effettuato, in assenza di altre problematihe, intorno ai 6 anni, in concomitanza con l’eruzione dei primi molari definitivi. 
  
 
  
   Lo specialista valuterà se sarà utile applicare la cosiddetta 
   sigillatura a lento rilascio di fluoro a livello dei solchi e delle fessure dei molari permanenti che, a causa della loro conformazione anatomica, possono rappresentare un luogo ideale per l'annidamento e la proliferazione dei batteri: la metodica consiste nella chiusura meccanica delle irregolarità dello smalto dentario principalmente sulla porzione masticante. 
  
 
 
  Con 
  la 
  sigillatura preventiva 
  si 
  può 
  ottenere 
  un 
  buon 
  risultato 
  anche 
  a 
  distanza.
 
 
 

Massimo Agosti, Specialista in Pediatria e Neonatologia
Direttore del Dipartimento Materno-Infantile e del reparto di Neonatologia, Terapia intensiva Neonatale e Pediatria dell'Ospedale di Varese
Studi pediatrici:
Milano - Via De Vincenti 6 (zona p.le Lotto) Varese - V.le Borri 75 (poliamb. Elianto) Busto Arsizio - V.le Stelvio 125 (poliamb. Biocell)
 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
	 
									 
									