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Fimosi del neonato: cosa fare (e NON fare!)

Aggiornato il 24 Agosto 2023

Fimosi del neonato: cosa fare (e NON fare!)

Cos’è la fimosi?

La fimosi consiste in un restringimento del prepuzio, ovvero del lembo di pelle scorrevole che copre il glande: a causa di tale anomalia si rende difficoltoso o impossibile scoprire completamente ed autonomamente il glande.

La fimosi congenita è presente fin dalla nascita e “il pisellino non si apre” nel 96% dei neonati. Generalmente il prepuzio non si ritrae prima dell’età di 2 anni, il processo di retrazione è spontaneo e non serve una manipolazione. Le aderenze balano-prepuziali sono inoltre da considerarsi comunque fisiologiche fino al 5° anno di vita poiché non ostacolano, in genere, l’esposizione del meato uretrale.

La forma acquisita, invece, si manifesta in seguito ad infezioni fungine o batteriche del glande o del prepuzio (balaniti e balanopostiti) che determinano un’infiammazione ed in seguito una possibile reazione di restringimento del prepuzio. Altra possibilità è che una fimosi “acquisita” derivi da un errato tentativo di retrazione forzata del prepuzio sul glande: tale condizione deve solitamente essere trattata chirurgicamente.

La separazione del foglietto prepuziale dal glande avviene lentamente durante i primi anni di vita ed è dovuta al progressivo accumulo di smegma tra glande e prepuzio.

La fimosi non dovrebbe destare problemi o preoccupazioni se non nel caso in cui sia fonte di infezioni del glande (balanopostiti) ricorrenti, infezioni delle vie urinarie o difficoltà alla minzione.

Cosa fare e non fare

Nei primi 2-3 anni di vita del bambino, se la fimosi non crea problemi, non è necessario attuare alcun intervento se non garantire una adeguata igiene intima. In particolare, è indicata una normale detersione “del pisellino” senza tentativi manuali di retrazione forzata tanto in voga in passato.

Successivamente sarà il pediatra curante a valutare se e quando mettere in atto eventuali interventi terapeutici quali terapia con crema cortisonica da associare a delicate manovre di retrazione del prepuzio.

Solo successivamente e sulla base di una valutazione chirurgica, si valuterà un intervento di circoncisione.

Indicazione assoluta alla circoncisione è la fimosi secondaria. Nella fimosi primitiva invece, indicazione all’intervento chirurgico è la presenza di balanopostiti ricorrenti e/o di infezioni delle vie urinarie ricorrenti

Parafimosi

La parafimosi consiste nell’incapacità di riportare il prepuzio, una volta retratto, nella posizione sopra al glande del pene: può causare dolore, gonfiore al glande e al prepuzio.

Può causare una limitazione del flusso sanguigno e ha come conseguenza un’alterazione del glande che diventa viola scuro. Questo fenomeno necessita di un trattamento di emergenza.

La parafimosi spesso è correlata ad una “fimosi” non serrata del prepuzio: il prepuzio, stretto, scivola indietro sul glande ma va a stringere la radice del glande causandone rigonfiamento e a quel punto si rende impossibili riportare il prepuzio nella sua condizione originaria se non tramite un intervento di un medico esperto.

Igiene del pisellino

l pisellino va lavato esattamente come il resto del corpo: con acqua pulita e un detergente adatto.

La pulizia della zona intima però spesso non è praticata con la giusta accuratezza e frequenza. Sarebbe opportuno lavare il glande una volta al giorno con acqua e sapone scoprendolo fin dove possibile senza forzature.

Dopo la pulizia, ritirare il prepuzio sempre in avanti per evitare l’insorgenza di una parafimosi.

Sarà compito del pediatra, durante le visite di controllo, valutare il grado di fimosi eventualmente presente e fornire ai genitori l'eventuale indicazione ad una terapia medica o chirurgica.

 

Dott.ssa Valentina Decimi – Salvagente Italia  

Salvagente Italia è un’Associazione di Promozione Sociale nata nel 2013 dall’impegno di Mirko Damasco, Filippo Castelli e Silvia Riboldi con lo scopo di diffondere la cultura del Primo Soccorso in Italia grazie a corsi ed eventi accessibili a tutti. Scopri di più