Le feci del neonato sono un argomento che affligge molti neogenitori, soprattutto alla prima esperienza. La mamma, in particolare, tende ad affrontare con ansia la questione della cacca del neonato, poiché le feci sono un importante indicatore dello stato di salute del piccolo (e della correttezza della sua alimentazione).

Le feci sono infatti importanti per la valutazione del benessere del bambino, della sua crescita, di squilibri alimentari (l'intestino è il secondo cervello!). Senza contare che, un disturbo intestinale del neonato, coinvolge l’intera famiglia con pianti inconsolabili e mancanza di sonno.

Ma come devono essere le feci del neonato?

Cacca del neonato: colori, consistenza e significato

Il colore della cacca del neonato cambia molto, a seconda della fase della vita in cui si trova e del suo stato di salute:

  • nero-verdastro: il meconio è la prima cacca appiccicosa, morbida e inodore di un neonato e rappresenta lo scarto delle sostanze ingerite dal feto nella vita intrauterina;
  • verde militare: è il colore delle feci di un neonato che ha iniziato a digerire il latte materno a 2/3 giorni dalla nascita;
  • verde chiaro-giallo: granulose, morbide e liquide, sono le feci facili da espellere di un bebè allattato al seno;
  • verde brillante: è il colore delle feci di un neonato che non si sta alimentando correttamente (è necessario quindi valutare come modificare la poppata);
  • beige-marroncino: feci di un neonato allattato artificialmente, più consistenti e voluminose e con odore più intenso;
  • marrone scuro: feci solide, pastose e con odore pungente di un bambino che ha iniziato l’alimentazione complementare (insomma, feci “da grande”);
  • in caso di feci bianche, grigie, rosse oppure nere (ma lontane dal parto) bisogna consultare tempestivamente il pediatra.

L’osservazione delle feci è importante, certamente, ma non è l’unico aspetto per la valutazione dell’alimentazione e della crescita di un bambino allattato naturalmente. Anzi: va integrata con l’osservazione di altri parametri, come la crescita settimanale, l’attacco al seno, la valutazione della pipì, la valutazione clinica e comportamentale del neonato e tanto altro ancora.

Il consiglio è dunque quello di confrontarsi sempre con un personale sanitario qualificato per farsi aiutare nella gestione dell’allattamento, dello sviluppo e della crescita del piccolo.

Ogni quanto un neonato fa la cacca?

Nei primi giorni di vita, un neonato si scarica molto spesso: questo permette all’intestino di attivarsi correttamente. Man mano che il bimbo cresce, le feci si riducono in frequenza (anche perché il latte materno è povero di scarto).

Alla nascita il neonato ha un riflesso fondamentale: quando ha lo stomaco pieno si scarica. Ma crescendo, più o meno dopo il primo mese di vita, impara a riconoscere lo stimolo, ad assecondare la spinta e a coordinare il torchio addominale e lo sfintere anale per un’evacuazione funzionale. Il massaggio neonatale al pancino, piccoli esercizi di ginnastica, il contatto pelle a pelle e la posizione “pancia a pancia” con il genitore possono aiutarlo in questa esperienza.

Cacca liquida del neonato vs cacca dura del neonato

Cosa vuol dire, se il neonato fa la cacca liquida? Innanzitutto è bene sapere che, la diarrea, consiste in un cambiamento nella consistenza delle feci. Queste diventano acquose, principalmente a causa della gastroenterite. Tuttavia, poiché a volte possono essere indice di un’allergia, di un’intolleranza alimentare o di un problema metabolico, chiedere un consulto col pediatra diventa fondamentale.

Al contrario, la cacca dura del neonato può essere causata da un’intolleranza o da un’allergia alle proteine del latte (se il piccolo è allattato artificialmente). Quando il bimbo è svezzato, invece, la stitichezza può essere il risultato di un’alimentazione povera di fibre o di una scarsa idratazione. Anche in questo caso, il consulto col pediatra è la soluzione migliore.