Dal momento che frequentemente cause diverse sono responsabili di dolori addominali nelle differenti epoche di gravidanza ne faremo una differenziazione per trimestri.

Primo trimestre

I primi tre mesi di gravidanza sono comunemente caratterizzati dalla costante presenza di una sensazione gravativa al basso ventre simile a quanto avvertito in prossimità del flusso mestruale. Questa sensazione non è altro che la percezione dell’utero che sta aumentando di volume e che manifesta alcune piccole contrazioni.

Questo senso di fastidio può poi essere aggravato dalla sovradistensione intestinale causata dall’aumento della produzione di progesterone da parte delle ovaie (o meglio dell’ovaio che ha portato a maturazione la cellula uovo che è stata fecondata) o anche dalla stipsi che spesso si osserva nelle donne e a maggior ragione in gravidanza. Un ulteriore disturbo può a volte derivare anche dall’aumentata distensione vescicale dovuta all’incremento di produzione di urina e alla pressione che sulla vescica fa l’utero gravido.

Tutti questi piccoli disagi, anche se fastidiosi, vanno incontro a risoluzione spontanea e non comportano alcun problema per l’evoluzione della gravidanza. Frequentemente il trofoblasto ovulare, nel generare le connessioni con la circolazione sanguigna materna per formare la placenta, causa piccoli sanguinamenti all’interno della cavità uterina determinandone un rapido incremento di volume cui l’utero risponde con contratture che, a volte, riescono a spingere la raccolta di sangue verso l’esterno con la comparsa di perdite ematiche genitali.  
Si tratta di un evento che spaventa moltissimo le pazienti e che determina un enorme numero di accessi di pronto soccorso ostetrico. Generalmente si tratta di eventi benigni e a risoluzione spontanea che possono essere chiariti solo attraverso un esame ecografico per evidenziare la presenza del battito cardiaco dell’embrione, cosa che ovviamente vi tranquillizzerà.
A questo proposito va ricordato che l’embrione può essere visualizzato molto difficilmente prima della sesta settimana di amenorrea (in presenza di cicli regolari) e che il temuto evento abortivo (che pur si manifesta con dolori al basso ventre e perdite di sangue) segue generalmente di alcune settimane la cessazione della vita embrionale. Risulta pertanto molto improbabile ipotizzare terapie salva- gravidanza, anche se spesso si prescrivono terapie a base di progesterone. Ci sono però dolori addominali che vanno valutati con molta attenzione:

  • Dolori pelvici laterali in assenza della visualizzazione di un sacco gestazionale all’interno dell’utero dopo la quinta settimana possono indicare la localizzazione extra uterina della gravidanza. Valutazioni in più tempi e il dosaggio seriato della ß-HCG nel siero materno sono in grado di risolvere il quesito. Una volta riconosciuta la gravidanza extra uterina (che è un evento raro) può essere risolta con successo chirurgicamente o farmacologicamente;
  • Dolori pelvici laterali da torsione di un ovaio o da rottura del corpo luteo. L’esame ecografico può risolvere il quesito diagnostico e il monitoraggio nel tempo può vedere la risoluzione spontanea o dare l’indicazione per una risoluzione chirurgica;
  • Dolori addominali persistenti possono anche essere originati da patologie dell’apparato gastroenterico. A seconda della localizzazione e dei sintomi andranno prese in considerazione le diverse possibili cause: appendicite, colecistite, gastrite, diverticolite ecc. Queste situazioni, rare, devono essere attentamente valutate e affrontate in ambito ospedaliero
  • Disturbi frequenti delle vie escretrici urinarie. Di tutte la condizione dolorosa più frequente è quella della cistite in tutte le sue manifestazioni. Meno frequenti ci sono però anche i disturbi di canalizzazione delle vie urinarie superiori e la presenza di calcoli. Si tratta di situazioni generalmente ben risolvibili con la terapia medica e senza sequele per la gravidanza

Secondo trimestre

Si tratta di un periodo della gravidanza più tranquillo e sereno. In genere a partire dal quinto mese possono essere avvertiti i movimenti fetali, fatto molto rassicurante per tutte voi. Le cause più frequenti di dolori addominali in quest’epoca sono quelle a partenza dall’apparato urinario. Sono soprattutto le modificazioni anatomiche indotte dallo sviluppo uterino la causa di distorsioni del decorso ureterale (l’uretere è il canale, destro e sinistro, che porta l’urina dal rene alla vescica) con la conseguente insorgenza di coliche.

Generalmente queste situazioni, rare, richiedono l’inquadramento e la cura attraverso un ricovero ospedaliero. Più frequenti sono le infezioni della vescica che possono essere sospettate grazie all’insieme dei sintomi e all’esame delle urine e risolto con farmaci. Altra causa di dolore in quest’epoca è rappresentata dal rapido aumento di fibromi uterini dovuta alla stimolazione ormonale e all’incrementata vascolarizzazione.
Una volta individuato il problema può essere brillantemente risolto con farmaci sintomatici. Lo stesso vale per le contratture localizzate della parete uterina. L’aumento di volume dell’utero determina la dislocazione di gran parte degli organi pelvici e intestino, appendice, ovaie si troveranno e si manifesteranno in posizioni diverse rispetto a quanto avviene nella paziente non gravida. E’ rara la comparsa di contrazioni uterine organizzate a quest’epoca di gravidanza ma, se confermate, rappresentano un’importante complicanza che deve essere attentamente valutata e trattata con decisione attraverso un ricovero ospedaliero. 

Terzo trimestre

Negli ultimi tre mesi di gravidanza normalmente fanno la loro comparsa le contratture uterine. In genere non sono organizzate, ritmiche e dolorose (contrazioni) e non evolvono in un travaglio di parto. Spesso vengono anche confuse dalla futura mamma con i movimenti fetali (molto attivi nei quadranti inferiori dell’addome quando il feto si trovi in posizione podalica) o con il repentino cambio di posizione fetale, per esempio da podalica a cefalica. Contratture uterine sporadiche accompagnano in genere la gravidanza dal VII mese fino al termine quando evolvono in un travaglio vero e proprio. 
Anche nel terzo trimestre di gravidanza, in presenza di dolori al basso ventre e in zona lombare, vanno sempre escluse le problematiche di origine urinaria. Una rara ma grave complicanza del terzo trimestre causa di dolore addominale acuto è quella del distacco di placenta . La patologia si manifesta in genere con dolore trafittivo molto acuto seguito da perdite ematiche genitali importanti e richiede un intervento chirurgico immediato. Si tratta però di una complicanza rara che interessa più spesso gravidanze complicate da specifici problemi.
Alla luce di tutto questo, e come sempre tenendo in considerazione in prima battuta le ipotesi più probabili e meno gravi, i sintomi vanno comunque sempre segnalati al vostro ginecologo che vi aiuterà a capirne la giusta portata e a porne gli eventuali necessari rimedi. 
 

    

Dottoressa Patrizia Gementi

Dirigente dell’Unità di Ostetricia e Ginecologia presso l’Ospedale Buzzi di Milano Studio Medico Associato Oldrini e Gementi (Piazza Libertà 2, 20010 Cornaredo MI) Medical Center Buonarroti (Via Tiziano 9, 20145 Milano)