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Co-sleeping: istruzioni per l’uso

Aggiornato il 27 Ottobre 2022

Co-sleeping: istruzioni per l’uso

Se sei da poco diventata mamma ti sarà certamente capitato di sentirti dire da qualche parente o conoscente che far dormire il piccolo nel lettone può trasformarsi presto in un vizio a cui il bimbo non saprà più rinunciare. Altri forse ti avranno messo in guardia, sottolineando i pericoli che questa abitudine al “sonno condiviso” può portare con sé ... ma altrettanto probabile è che qualche tua amica neomamma ti abbia parlato del co-sleeping come di una scelta molto pratica, specie per agevolare le poppate notturne, oltre che di un momento di coccole speciali con il bebè.

 

Chi ha ragione?

 

Come spesso accade, ci sono diverse questioni da tenere in considerazione. 

 

Recentemente infatti, i benefici del co-sleeping sono stati sostenuti da diversi esperti. Secondo Margot Sunderland, per esempio, direttrice del Center Child Mental Health di Londra, far dormire i bambini nel lettone, anche fino a 5 anni, rende più probabile che i figli crescano calmi, sicuri e mentalmente equilibrati. O ancora, secondo James McKenna, professore di antropologia e direttore del Behavioral Sleep Laboratory presso l’Università di Notre Dame, i neonati avrebbero un fisiologico bisogno del contatto materno: secondo le sue ricerche, infatti, basta accarezzare un bebè per modificare il suo respiro, la sua pressione sanguigna e persino la sua temperatura corporea. Proprio per questo, allora, tenere accanto a sé il neonato durante la notte contribuirebbe in modo positivo al suo sviluppo. Non solo, sempre stando agli studi del professor McKenna, il respiro di mamma e bambino si regola reciprocamente, un meccanismo che permette al piccolo di ricordarsi di respirare e che dunque agisce anche come “sistema di sicurezza”.

 

... E così via libera al co-sleeping senza riserve? 

 

Non proprio. E’ necessario infatti tenere presente che secondo le linee guida in materia di nanna sicura diffuse dal Ministero della Salute, il bimbo andrebbe fatto dormire sempre nel suo lettino e non con mamma e papà: questo permetterebbe infatti di diminuire il rischio di SIDS (Sudden Infant Death Syndrome), ovvero il fenomeno della morte in culla.

 

Che parte prendere allora nell’acceso dibattito?

 

Come per molti altri aspetti della tua nuova vita col bebè la scelta finale spetterà solo a te, mamma: l’unico consiglio valido, infatti, è quello di prestare sempre la massima attenzione anche quando tieni il piccolo accanto a te nel lettone. 

 

 

Qualunque sia la tua scelta, non dimenticare che l’istinto di una mamma è spesso la migliore risposta.