Se siete alla prima gravidanza, vi chiederete perchè preparare con un mese di anticipo tutto l’occorente, specialmente se avete un cesareo programmato; la verità è che i nostri bimbi possono scegliere di venire al mondo anche con grande anticipo, tanto che una gravidanza si considera a termine già a 37 settimane. Dunque armatevi di pazienza e di un blocco o uno smartphone per scrivervi una lista con le cose essenziali da portare in ospedale, che non sono così scontate.

 

 

 

Innanzitutto parlate con la struttura in cui il vostro bimbo nascerà: non tutti gli ospedali o le cliniche richiedono gli stessi capi di abbigliamento per il neonato e non tutti vi passeranno pannolini, salviette e necessaire per la cura del bimbo. Idem per voi: alcune strutture forniscono mutandine usa e getta e assorbenti per il post-parto, coppette assorbilatte, asciugamani, necessario per il bagno e la pulizia, altre no e dovrete portarvele da casa… Per non parlare della “famigerata” pancera, che non si sa mai se comprare o meno. La vostra ostetrica di riferimento avrà sicuramente a portata di mano una lista prestampata che potrete condividere con marito e suocera per darvi una mano negli acquisti. Anche i giorni di degenza variano molto da struttura a struttura: c’è chi dimette al terzo giorno anche dopo un parto cesareo, chi dopo cinque e naturalmente questo influirà sulla quantità di indumenti da mettere in valigia.

 

 

 

Avete preparato i cambi per voi e il neonato ma non sapete in che modo renderli subito individuabili alle ostetriche o a chi vi aiuterà durante la degenza? Procuratevi delle buste trasparenti per abiti che possano essere sigillate in cima ed applicate su ciascuna l’etichetta con nome del neonato (o vostro) e giorno di degenza in cui volete che indossi quegli indumenti. In questo modo, se sarete ancora doloranti, non dovrete alzarvi dal letto! Un’ottima idea è lasciare alcune di queste buste con cambi pronti anche a casa, così al vostro ritorno dall’ospedale il papà o i parenti potranno cambiare in autonomia il bebè mentre voi riposate.

 

 

 

E’ molto utile anche fare un sopralluogo nelle stanze di degenza per verificare lo spazio a disposizione (armadio, armadietto o quant’altro), così da poter scegliere una valigia o una borsa della giusta misura: potreste scegliere i giorni in cui andate a fare i monitoraggi per questo. Nel momento del ricovero non dimenticate la cartella clinica con tuti gli esami fatti in gravidanza e la tessera sanitaria e naturalmente il vostro smartphone con caricabatterie per ascoltare musica e scattare tante foto al piccolo!

 

 

 

Per i giorni di ricovero anche se sono richieste solo camicie da notte, poratte con voi un bel pigiama o dei leggings con t-shirt e cardigan, così da non sentirvi a disagio durante le visite di parenti ed amici… Ah, se queste visite non le volete ditelo chiaramente, perchè il post partum è delicato e ciascuna deve essere lasciato libera di scegliere ciò che lo fa stare meglio.

 

 

 

Per quanto riguarda gli abiti da indossare all’uscita, sceglieteli comodi e non troppo aderenti, perchè sia in caso di parto cesareo che di cesareo la pancia impiegherà del tempo prima di tornare a posto e bottoni e cerniere potrebbero darvi fastidio in caso di punti. Non dimenticate il vostro rossetto preferito e un buon olio per il corpo (come l’olio antismagliature Mustela), perchè la pelle ha bisogno di nutrimento per tornare in maniera elastica alla forma che aveva prima della gravidanza.

 

 

 

Avete preso appunti e compilato la vostra lista? Se avvertite un pò di ansia e paura tranquille, è del tutto naturale… L’odore del vostro piccolo, quello che riconoscerete fra mllle dal primo istante, saprà darvi tutta la calma di cui avrete bisogno!

 

 

 


    

Valentina Piccini - Mamme a Spillo

 

Mamme a Spillo nasce da un’idea di Valentina Piccini, mamma di tre bambine esperta in comunicazione e soprattutto amante della scrittura e del mondo del fashion. Una mamma che, dovendo scegliere tra i figli e la carriera… Ha scelto entrambe! Porta avanti l’orgoglio di essere mamma e il diritto di rimanere ancora una donna, con tutte le sue passioni, le contraddizioni, la sensibilità.