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Psicomotricità: cos'è e perché è utile per i bambini
Quando si parla di infanzia si sente spesso nominare la psicomotricità. Si tratta, infatti, di una disciplina che porta con sé molti vantaggi volti allo sviluppo del bambino, sia a livello fisico che a livello emotivo e cognitivo. Andiamo quindi a scoprire cos'è la psicomotricità e perché dovremmo inserirla all'interno del percorso educativo dei nostri figli.
Cos'è la psicomotricità?
La psicomotricità è una disciplina piuttosto datata che, però, non ha perso il favore di educatori ed esperti dell’infanzia. Nasce infatti in Francia nel corso degli anni ‘60 con lo scopo di valorizzare lo sviluppo corporeo del bambino, connettendolo altresì allo sviluppo dell'identità, delle capacità cognitive e dell'emotività.
Disciplina adatta sia ai bambini che agli adulti, è però in ambito infantile ha avuto più seguito e fortuna. Utilizzare la psicomotricità nei bambini, infatti, è un modo per aiutarli nella crescita, armonizzando lo sviluppo del corpo alle emozioni e agli aspetti intellettuali e cognitivi.
La psicomotricità per i bambini utilizza il movimento e il gioco libero per raggiungere i suoi scopi, diventando così un'attività divertente a cui i bambini partecipano con entusiasmo. Non a caso è ormai da molti anni che la disciplina è entrata a far parte dei corsi più amati dalle scuole dell'infanzia, permettendo a educatori e insegnanti di conoscere il bambino sotto molteplici punti di vista, aiutandolo contemporaneamente ad avere più fiducia in se stesso e, non da ultimo, a relazionarsi in modo più corretto ed equilibrato con gli altri.
I vantaggi della psicomotricità infantile
Abbiamo scoperto cos'è la psicomotricità e abbiamo capito l'utilità che questa disciplina riveste nello sviluppo globale del bambino. I vantaggi della psicomotricità, infatti, sono innumerevoli. Innanzitutto aiuta i bambini più timidi e riservati a uscire fuori dal loro guscio: grazie al gioco e al movimento libero, i piccoli saranno più propensi a relazionarsi con gli altri, guadagnando fiducia in loro stessi.
Allo stesso modo, la psicomotricità è utile per tranquillizzare i bambini più vivaci o, addirittura, quelli che fanno più fatica a mantenere la concentrazione sulle attività. Questa disciplina, inoltre, è un ottimo modo per insegnare ai bambini a rispettare sia le regole che gli altri esseri umani: benché la psicomotricità, infatti, si basi sulla libertà di movimento, porta il bambino a rispettare le regole e i tempi del gioco, dandogli comunque modo di sfogare - eventualmente - rabbia o frustrazione. La psicomotricità (soprattutto quella definita "terapeutica") si è inoltre rivelata molto utile nell'aiutare sia i bambini con spettro autistico che i bambini con ritardi dello sviluppo.
Del resto, nei più piccoli, il linguaggio corporeo riveste un'importanza fondamentale. Aiutarli a muoversi nello spazio nel rispetto delle regole è un fattore che influisce non poco sullo sviluppo del corpo nella sua totalità.
Come funziona la psicomotricità?
La psicomotricità è prima di tutto interazione: interazione tra il bambino e lo spazio, interazione tra il bambino e gli oggetti inseriti nello spazio e, infine, interazione tra i bambini che, insieme, partecipano al gioco.
Durante una seduta di psicomotricità, i bambini riescono a rappresentare la propria persona interiore ed esteriore attraverso il movimento e l'azione. Si tratta, insomma, di una vera e propria palestra emotiva: durante una seduta, infatti, l'insegnante fa muovere i bambini all'interno dell'ambiente, sia in modo libero che attraverso attività strutturate su poche e semplici regole, condivise precedentemente con i piccoli.
Attraverso cubi morbidi, cerchi, palloni, bastoni, specchi e magari oggetti per disegnare, i bambini sono invitati a muoversi nello spazio e a conoscerlo e, allo stesso tempo, a esternare la propria interiorità giocando in un ambiente protetto. Il gioco, infatti, è il terreno su cui le finalità educative dell'adulto incontrano i bisogni di crescita del bambino, diventando così un sostegno importantissimo durante l'infanzia.
Insomma, appare chiaro come la psicomotricità possa diventare un valido strumento di crescita per i nostri figli e sarebbe un peccato non approfittarne. Disciplina diffusissima in Italia, i corsi di psicomotricità sono ormai capillari su tutto il territorio nazionale e tenuti da psicomotricisti preparati e capaci.
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