Perchè viene, le varie cause e come capire se il tuo bambino ha l'orticaria?

L’orticaria è una situazione clinica che prende il nome dalla foglia ortica perchè, generalmente, determina effetti simil-orticanti, provocando cioè un'eruzione cutanea di colore rosso che spesso, fortunatamente, si risolve nel giro di qualche ora, caratterizzata dalla comparsa di macchioline, definite maculo-papule (i cosiddetti “pomfi”, ovvero rilevatezze della pelle) il cui diametro varia da pochi millimetri ad alcuni centimetri, e, nei lattanti sopra i 3-4 mesi, con un sintomo, il prurito che nella parte di cute coinvolta può diventare intenso e fastidioso.

L’orticaria è una condizione abbastanza diffusa, a maggior frequenza in primavera ed estate, determinata dal rilascio di istamina da parte dell’organismo in seguito ad una reazione per una causa esterna. Spesso l’orticaria è il segnale di un’allergia a determinati cibi (allergia o intolleranza alimentare), e tra i cibi che facilitano la liberazione di istamina possiamo trovare il latte di mucca e i suoi derivati, le uova, i crostacei, la frutta rossa (fragole, ciliegie), il pesce (in particolare i frutti di mare), i pomodori, i formaggi fermentati, i salumi, i kiwi, le arachidi e le nocciole, il cioccolato.

L'orticaria legata al cibo non è localizzata in una sola parte del corpo ma, si diffonde in particolar modo a livello di braccia, torace, dorso e gambe e usualmente la reazione tende a scomparire spontaneamente entro pochi giorni. E’ sintomo di allergia vera e propria se si manifesta dopo pochi minuti o poche ore dall'assunzione di un alimento allergizzante e la sua gravità non dipenderà dalla quantità dell'alimento ingerito (anche piccole dosi possono scatenare reazioni rilevanti!); in questi casi di solito compare in soggetti che hanno già una storia di allergie o familiarità positiva per allergie. Nei casi in cui l’orticaria è legata ad un meccanismo allergico (ad alimenti o a farmaci principalmente) il rapporto fra assunzione dell’alimento o del farmaco e la comparsa dell’eruzione pruriginosa è immediata, entro 15-30 minuti dall’assunzione, tant’è che spesso la mamma pone il sospetto della sostanza incriminata.

Se, viceversa, si manifesta anche a distanza di ore o giorni dall'assunzione di un particolare cibo, indipendentemente dalla dose ed in soggetti senza familiarità allergica, si tratta soltanto di intolleranza, fenomeno di solito più transitorio e reversibile rispetto all’allergia. La cura consiste nell’eliminazione della sostanza considerata responsabile. Se la reazione orticariode è particolarmente intensa e soprattutto se il sintomo prurito è presente, può essere utile somministrare farmaci antistaminici e/o alcune creme a base di sostanze lenitive ed emollienti per fornire un po’ di sollievo.

L’orticaria può essere dovuta anche alla conseguenza del contatto con sostanze presenti nell’ambiente (allergia da contatto), oppure per una reazione al calore (ad esempiop per via di una prolungata esposizione al sole) o ad un’eccessiva sudorazione, oppure per la somministrazione di particolari farmaci. In realtà spesso vi è un’altra causa diversa, ad esempio di tipo infettivo, in particolare virus ma anche batteri, in seguito a patologie di tipo respiratorio o intestinale. L’orticaria non è quasi mai pericolosa ed in ogni caso non è mai pericolosa l’orticaria isolata, cioè non associata ad altri disturbi, poiché non evolve verso sintomatologie allergiche potenzialmente gravi, quali l’ostruzione delle vie respiratorie (edema della glottide, asma) o verso lo shock anafilattico.

Infine, l'orticaria può manifestarsi per via dell'esposizione solare quando non si è protetti a sufficienza o si rimane esposti ai raggi solari per un tempo eccessivo. In questo caso, gia dopo qualche minuto, possono comparire eritema e prurito, poi punture a spillo o pomfi. Se dovessi notare questo fenomeno sulla pelle del tuo bambino spostalo all'ombra e tutto si può risolvere in meno di un'ora.

I genitori, in caso di un episodio di orticaria, ricorrono spesso al pronto soccorso quando vedono comparire sulla pelle del bambino macchioline e gonfiori “sospetti” o pomfi, in realtà è utile sapere che, anche se si è iniziata la terapia antistaminica, è normale che le manifestazioni orticarioidi cutanee possano impiegare qualche giorno prima di scomparire.

Come si manifesta l'orticaria: pomfi, lesione papulosa o eruzione cutanea

I pomfi dell’orticaria solitamente sono in rilievo, arrossati, del colore della pelle o più chiari e spesso la zona centrale è ancora più chiara. Il bambino ha quasi sempre prurito anche intenso (anche se è possibile il manifestarsi dell’orticaria senza prurito), senso di formicolio, di puntura, di bruciore. Possiamo distinguere più di una forma di orticaria

  • Orticaria e febbre: comunemente detta anche malattia di Still si può presentare in concomitanza di febbre (da non confondere con una comune febbre), dolori articolari ed eruzioni cutanee. La presenza di febbre, in questa forma di orticaria, ha un andamento costante e prevedibile, mentre, le più comuni eruzioni cutanee frequenti nelle ore serali possono ricordare quelle della rosolia.
  • Orticaria virale: in questo caso è dovuta ad un'infezione di naturale virale. I virus più frequentemente implicati sono quelli della rosolia o dell'herpes. In questo caso si manifesteranno sulla pelle delle eruzioni esantematiche.
  • Orticaria gigantee: quando si manifesta con i classici pomfi che per, assumono dimensioni maggiori di quelle solite
  • Orticaria pigmentosa: è la forma più comune di mastocitosi (una malattia rara caratterizzata dall'accumulo di un particolare tipo di cellule, i mastociti, in diversi tessuti e organi quali la cute). È la forma di orticaria cutanea più frequente nel bambino e nell'adulto. Si tratta di una eruzione cutanea costituita da macchie o lesioni rilevate (papule o pomfi) di colore rosso-bruno pruriginose: le lesioni possono essere singole o confluire a formare lesioni più grandi chiamate placche. Nella forma sistemica possono essere presenti pruriti ed eritemi provocati da alcuni cibi, alcol, variazioni di temperatura, farmaci. Le forme infantili sono per lo più localizzate e a risoluzione spontanea
  • Orticaria papulosa: in questo caso parliamo di orticaria dovuta alle comuni punture di insetti (zanzare, cimici o pulci) che creano dei piccoli pomfi pruriginosi che possono riattivarsi per via di seconde punture.

Cosa fare in caso di orticaria? Quanto può essere pericolosa?

Nei casi lievi, il più delle volte, i pomfi tendono spontaneamente a scomparire nel giro di 24 ore, soprattutto per i casi in cui è stata individuata la causa dell'orticaria e si agisce prontamente per rimuoverla. Per diagnosticare un'orticaria sono sufficienti l'osservazione del soggetto e delle lesioni che riporta sulla pelle nonchè il modo in cui i pomfi, papule e macchioline si spostano nelle varie zone del corpo o, più semplicemente, il loro comparire e scomparire nel giro di poche ore.

Per aiutare il medico, è importante che i genitori riportino informazioni precise e riguardanti gli alimenti e/o i farmaci che eventualmente il piccolo ha assunto nelle 24 ore precedenti all'eruzione cutanea (comprese caramelle o piccoli snack e assaggi anche fuori dai pasti) riportandoli su un agenda o più semplicemente in una nota del cellulare. Questo è un ottimo metodo per capir se la causa dell'orticaria è un alimento o farmaco mai assunto prima di quel momento.

Il medico potrà verificare cause o sospetti tramite un prick test: un'indagine semplice, indolore, sicura e poco costosa. Solitamente viene effettuato per lo screening degli allergeni. Solitamente viene eseguito sull'avambraccio ma, in caso di lesioni cutanee in tale sede i per i bambini più piccoli viene eseguito nella zona dl dorso. I punti del corpo su cui si vuole indagare vengono segnati con un pennarello e, a seguire, viene posta a contatto con la pelle una goccia di estratto allergenico diluito. Questa goccia viene attraversata dallo specialista con un minuscolo spillo che penetrerà nella pelle per circa 1 millimetro (in inglese infatti, prick significa pungere)

Dopo un minuto, la goccia viene asportata con un pezzetto di carta assorbente. Dopo circa 15-30 minuti si può già osservare la risposta del prick test al contatto con la pelle. Se si genera un pomfo o una lesione cutanea con un diametro uguale o maggiore di 3 millimetri circondato da un alone di irritazione e arrossamento e generalmente pruriginoso allora il prick test si può considerare positivo.

Un metodo alternativo per individuare una forma di orticaria è il RAST: un esame di laboratorio che misura nel sangue venoso il livello delle IgE (immunoglobuline) specifiche, prodotte verso una particolare sostanza (allergene).

Per condurre questo esame è necessario un prelievo di sangue. Il sangue prelevato verrà poi messo a contatto con un allergene. Se il campione contiene le Ige specifiche verso quel determinato allergene allora si creerà un legame. In un secondo momento, il sangue viene messo a contatto con anticorpi-Ige marcati in modo radioattivo: più elevata è la radioattività che si sprigiona maggiore è la quantità di immunoglobuline nel sangue.

Il RAST, svolto sempre su indicazione del medico, consente di confermare insieme ai test cutanei (come il prick test) la presenza di un'allergia sospettata nel paziente.

Quanto dura l'orticaria?

L'orticaria ha spesso un andamento migratorio (non rimane fissa in una zona ma tende a spostarsi in diverse parti del corpo). Di conseguenza possono comparire pomfi e lesioni improvvisamente su una parte del corpo e, altrettanto spontaneamente scompariranno. Ogni episodio può avere una durata variabile: il più delle volte si risolvono in un tempo che va da poche ore ad alcuni giorni. Nel caso in cui il fenomeno persista per più di un mese è bene rivolgersi ad uno specialista perchè potremmo essere di fronte ad un caso di orticaria cronica.

Come curarla: tutti i rimedi più efficaci

Quando il pediatra o il medico prescrivono una terapia per la cura dell'orticaria, solitamente, somministrano farmaci antistaminici con effetto non sedativo per controllare il prurito e abbassare il livello di istamina nel sangue, principale responsabile della sensazione di prurito nei casi di orticaria. La terapia antistaminica va proseguita per alcuni giorni in quanto l'istamina spesso ha un andamento fluttuante. Sospendendo la terapia prima del tempo potrebbe esserci una ricomparsa dell'eruzione cutanea. Per facilitare l'assunzione del farmaco, ai bimbi più piccoli possono essere somministrate delle gocce il cui dosaggio viene indicato dal pediatra. Nei bambini più grandicelli le gocce possono essere sostituite da compresse.

Nei casi di orticaria acuta, laddove i farmaci antistaminici non fossero in grado di risolvere la situazione, il medico può prescrivere farmaci a base cortisonica che solitamente vanno presi per bocca solamente per i giorni necessari a controllare la fase più acuta dell'eruzione.

In ogni caso, ricorda sempre di non somministrare mai alcun farmaco (comprese creme e pomate) per la cura dell'orticaria o anche solo per alleviare il prurito del tuo bambino senza indicazione prima del tuo pediatra di fiducia. Conoscendo la storia clinica del tuo piccolo sarà in grado di indirizzarti verso la soluzione migliore.

 Anche in caso di orticaria, come per le altre forme di eruzione cutanea accompagnata da prurito, puoi tenere a mente (o annotare in una nota del cellulare se vuoi essere sicuro di avere sempre tutte le informazioni con te) alcuni utili provvedimenti per alleviare il prurito senza irritare ulteriormente la pelle del tuo piccolo:

  • No a creme e pomate a base antistaminica senza prima aver consultato uno specialista
  • Mantieni l unghie del tuo piccolo corte, eviterai che si gratti aumentando il prurito
  • Vesti il tuo bimbo con indumenti di cotone (comprese le calze) diminuiranno il fastidio a contatto con la pelle
  • Evita indumenti troppo pesanti o aderenti e tessuti come lana o fibre sintetiche
  • Cerca di fare bagnetti brevi al tuo piccolo e con acqua non troppo calda. Il contatto con l'acqua (soprattutto quella della piscina) potrebbe irritare ulteriormente la pelle
  • Utilizza prodotti specifici per la pelle sensibile
  • Non esporre il tuo bambino al sole o al caldo eccessivo, Inoltre cerca di vitare che faccia sforzi fisici. Il sudore infatti può peggiorare la situazione.