L’ittero fisiologico è una condizione piuttosto comune nel neonato e consiste in una colorazione giallastra della cute di volto, tronco, arti superiori e della  parte  bianca degli  occhi  (la sclera)  ed  è  destinato  a scomparire  nel  giro di pochi giorni.  

E’ dovuto all’accumulo di bilirubina (che è una  proteina  derivata  alla degradazione del globulo rosso) nel sangue tale da superare la soglia di capacità del fegato a smaltirla.  

 

Tale situazione riguarda 1 neonato su 2 circa, più frequente nel neonato prematuro. Si definisce ittero fisiologico quando non compare subito alla nascita, ma dopo le prime 24 ore dalla nascita, raggiungendo l’apice entro la prima settimana di vita; di solito il livello di bilirubina nel sangue non si innalza mai eccessivamente e la velocità di incremento nel sangue non supera mai un certo limite. Nell’ittero fisiologico del neonato spesso non c'è bisogno di alcun intervento medico, ovvero scompare da solo, senza bisogno di trattamenti particolari.

 

Talvolta invece si deve esporre il piccolo ad un trattamento assolutamente tranquillo, utilizzando una luce particolare, la cosiddetta fototerapia. Tutto ciò non ostacola la permanenza del piccolo accanto la propria mamma ed il normale avvio dell’allattamento al seno. Proprio in relazione a quest’ultimo, va segnalato che esiste l’ittero da latte materno, situazione del tutto fisiologica che non costituisce motivo alcuno di controindicazione al latte materno stesso, anzi, da studi recenti sembra che la bilirubina abbia una funzione antiossidantequindi addirittura vantaggiosa per l’organismo del neonato. Quindi nella maggioranza dei casi l’ittero dei 

neonati è un evento fisiologico destinato scomparire nel giro di pochi giorni. 

 

Naturalmente il Centro nascita valuterà ogni quanto controllare il valore della bilirubinavalutandone l’intensità, l’estensione corporea la durata della colorazione cutanea soprattutto le condizioni generali del piccolo.

 

In  alcuni  casi  di  ittero fisiologico protratto  si  può  utilizzare  la  fototerapia,  che  consiste  nell’emissione  di  un  particolare  fascio  luminoso  che  induce  la  degradazione  più  rapida  della  bilirubina.  Il  piccolo  va  esposto  alla  fototerapia  in  genere  per  cicli  di  12- 24  ore,  munito  di  una  mascherina  per  proteggersi  gli  occhi.  E’  una  terapia  ben  tollerata  ed  efficace,  che  può  unicamente  comportare 
l permanenza  di  qualche  giorno  in  più  in  ospedale  della  coppia  madre-­‐neonato.
 
Diversa  è  la  situazione  nel  caso  dell’ittero  patologico che  comprende  situazioni  di  malattia  per  le  quali  si  possono  prevedere  interven ti  medici  anche  importanti,  proprio  per  evitare  in  questi  casi  che  livelli  molto  elevati  di  bilirubina  possano  portare  conseguenze 
pote nzialmente  gravi.  In  questo  caso  l’ittero  si  distingue  da  quello  fisiologico  perché  in  genere  compare  immediatamente  dopo  la  nascita,  i livelli  di  bilirubina  sono  superiori  ai  valori  riscontrati  nell’ittero  fisiologico,  con  un' elevata  velocità  di  aumento.
 
Una  causa  importante  era  in  passato  dovuta  all’incompatibilità  da fattore Rh  dal gruppo sanguigno  AB0 con  produzione  da  parte  della  mamma  di  anticorpi  contro  globuli  rossi  del  neonato  conseg uente  aumento  della  quantità  di  bilirubina;  attualmente  è un'evenienza  rara,  perché  al  termine  della  prima  g ravidanza  si  somministrano  alla  mamma  anticorpi  specifici  che  impediscono  lo  sviluppo  dell'incompatibilità  nelle  gravidanze  succes sive.  Un’altra  causa  può  essere  legata  alla  carenza  di  ormone  tiroideo,  patologia  prevenibile  grazie  al  test  di  screening  effettuato  per  legge  in  tutti  punti  nascita  italiani  con  un  prelievo  di  sangue  al  tallone  effettuato  di  routine  nei  giorni  dopo  la  nascita.  In  caso  di  ittero  patologico  il  neonato  verrà  sottoposto  ad  accertamenti  terapi  per  evitare  che  l’eccesso  di  bilirubina  possa  comportare  problemi  livello  cerebrale. 
 
Se  la  fototerapia  non  è  efficace,  può  essere necessario  ricorrere  ad  una  trasfusione  di  sangue  (exsanguino- trasfusione), per
sostituire  una  parte  del  sangue  del  neonato,  ricco  di  bilirubina,  con  sangue  da  donatore  con  basse  concentrazioni  di  bilirubina.

 

 


    

Massimo Agosti, Specialista in Pediatria e Neonatologia

 

Direttore del Dipartimento Materno-Infantile e del reparto di Neonatologia, Terapia intensiva Neonatale e Pediatria dell'Ospedale di Varese

Studi pediatrici:
Milano - Via De Vincenti 6 (zona p.le Lotto) Varese - V.le Borri 75 (poliamb. Elianto) Busto Arsizio - V.le Stelvio 125 (poliamb. Biocell)