Cos'è il baby brain?

Ad aver studiato il fenomeno è stata la Deakin University di Melbourne che, dopo aver fatto una meta-analisi di 20 precedenti ricerche sul tema, ha pubblicato quanto emerso sul Medical Journal of Australia. Ma procediamo con ordine scoprendo prima di tutto cos'è il baby brain e quale è il significato di questa parola anglofona.

Con Baby Brain si identifica un particolare deficit di memoria e attenzione di cui hanno esperienza ben quattro donne su cinque durante la gestazione: il fenomeno, raramente presente all'inizio della gravidanza, va ad intensificarsi nel corso del terzo trimestre. La mumnesia, in particolare, va a intaccare le funzioni cognitive generali, le performance della memoria e il funzionamento esecutivo del cervello: attenzione, decisione e pianificazione risultano quindi meno efficienti rispetto al periodo precedente alla gravidanza.

Il baby brain è pericoloso?

Per fortuna non c'è nulla di cui preoccuparsi: il fenomeno è del tutto transitorio e dopo la gravidanza e la nascita del bambino, il baby brain scompare altrettanto velocemente di come è arrivato. Sottolineiamo, inoltre, che si tratta di un disturbo assolutamente non invalidante. La già citata ricerca australiana ha evidenziato che le donne che soffrono di baby brain, pur percependo annebbiata la propria mente, hanno prestazioni cognitive che rientrano sempre nell'ambito della normalità e che raramente vanno a intaccare la produttività sul lavoro.

Cause del baby brain

Perché durante la gravidanza si è più smemorate del solito? Difficile dirlo, in realtà. Le cause del baby brain, infatti, non sono ancora del tutto note, tanto che le spiegazioni che la scienza ha dato al fenomeno sono fino oggi semplici ipotesi e speculazioni sul tema.

E se alcuni pensano che la causa possa essere prettamente ormonale (durante la gravidanza aumentano i livelli di estrogeni e progesterone), altri chiamano in causa la materia grigia del cervello. Linda Byrne, ricercatrice senior a capo dello studio condotto dall'Università di Melbourne, infatti, afferma che durante la gravidanza il cervello delle donne è particolarmente plastico. Nella aree deputate alla memoria si assisterebbe a una vera e propria diminuzione della materia grigia: il fenomeno potrebbe essere dovuto al fatto che l'organismo destina queste aree a funzioni in quel momento più importanti, quali l'attenzione della mamma verso la cura e l'accudimento del nascituro.

E a pensarci bene si tratta di un fenomeno del tutto normale: durante la gravidanza il corpo della donna va incontro a una vera e propria rivoluzione, fisica ed emozionale. Essere meno performanti del solito non è poi così grave, giusto?