I bambini annegano per un motivo: assenza di formazione, che non permette a chi li sorveglia di conoscere il meccanismo di annegamento.

Tutti si aspettano che in caso di annegamento un bambino dia dei segnali, si agiti, si muova.

A questo proposito, vi introduciamo nel tema con una delle tante testimonianze che arrivano, ogni giorno, sulle nostre pagine social:

“È vero, non conosciamo come i bambini annegano e finché non vediamo con i nostri occhi non possiamo comprendere fino in fondo. Al mare con mia figlia, è a due passi da me (e due passi, iniziano ad essere troppi), non la perdo di vista. Gioca con il tubo di gomma, è a cavalcioni. Perde l'equilibrio e cade nell'acqua e come un sasso affonda senza affiorare, nessuno schizzo o urla. Percorro quei due passi e la tiro su, nessuno se ne è accorto, nemmeno mio marito che era dietro di un paio di metri e stava chiacchierando. Me ne sono accorta perché avevo lo sguardo fisso su di lei, ma basta veramente un attimo, una chiacchiera di troppo.”

Dunque, partiamo da qui. Un bambino che annega non si muove e non si agita. Questo per alcune caratteristiche fisiologiche che non affrontiamo qui. La cosa che dovete tenere bene a mente è questa: il bambino non urla e non si agita, si mette a pancia in giù ed annega. Ed in quanto annega e muore? 20 secondi.

Quindi, il genitore, che si distrae un attimo perché pensa di avere a disposizione un minuto per andare a prendere una cosa o per mandare un messaggio, sta facendo un errore fatale.

Prima regola dunque: quando tuo figlio è in acqua tu devi essere con lui, e non ti puoi permettere alcun tipo di distrazione. Mai.

Secondo: i bambini non annegano solo al mare, anzi. Annegano in piscina, nella piscinetta gonfiabile del giardino, nella vasca da bagno. 20 cm sono abbastanza per avere una tragedia. Quindi, quando c’è acqua tuo figlio non deve mai essere abbandonato, neanche per un istante.

Se arrivi in un luogo di vacanza (agriturismo, hotel, ville per matrimonio) e vedi acqua, nella tua mente di genitore formato deve scattare un allarme rosso di pericolo: tuo figlio deve sempre essere supervisionato, perché la probabilità che in un tuo momento di distrazione si diriga verso l’acqua è molto alta.

Torniamo però un momento al meccanismo di annegamento: il bambino si mette a pancia in giù e non si muove. È per questo che moltissimi adulti non si accorgono che un bambino sta annegando di fianco a loro. Ed è per questo che tu devi sempre essere il responsabile di tuo figlio: non esiste bagnino, non esistono altre figure. Con tanta gente in acqua, un bambino spesso non viene visto annegare se non ha un “sorvegliante personale”.

È un tema davvero importante, ed è per questo che ti chiediamo la massima concentrazione ed attenzione su di esso, condividendo queste informazioni con tutti i tuoi amici.

Riassumiamo quindi le regole principali:

- Non lasciarlo mai solo neanche per brevissimi periodi

-Stai in acqua con lui, soprattutto se sei in un posto affollato

- Non delegare la tua sorveglianza a braccioli o salvagente

- Insegnagli le regole di prudenza

- Iscrivilo ad un corso di nuoto

- Lascia da parte il cellulare

- CONDIVIDI

 

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Dott. Mirko Damasco – Salvagente Italia articoli Salvagente

Salvagente Italia è un’Associazione di Promozione Sociale nata nel 2013 dall’impegno di Mirko Damasco, Filippo Castelli e Silvia Riboldi con lo scopo di diffondere la cultura del Primo Soccorso in Italia grazie a corsi ed eventi accessibili a tutti. Scopri di più