Il latte materno rappresenta l’alimento ideale per i primi mesi di vita. In sua assenza il latte di formula costituisce un buon sostituto, preferibile al latte vaccino perché studiato per assomigliare il più possibile a quello umano. Una volta iniziato il divezzamento, però, insorgono anche i dubbi e le domande di mamma e papà sulle scelte alimentari più adeguate per il proprio bebè.

 

Ecco alcune semplici e buone regole per una buona alimentazione nei primi anni di vita.

 

1. Durante lo svezzamento introdurre i nuovi alimenti uno per volta ogni 2-3 giorni, senza una particolare rigidità nel timing di introduzione: secondo le più recenti indicazioni pediatriche non è infatti necessario, una volta iniziato lo svezzamento, attendere una certa età del bambino per introdurre le diverse tipologie di alimenti ed in particolare non è necessario ritardare l’introduzione degli alimenti considerati “più allergizzanti”.

 

2. Rispettare la capacità di autoregolazione del bambino: è importante, fin dallo svezzamento e poi nei primi anni di vita, incoraggiare e favorire l’autonomia del bambino nel fare da sé, proponendogli cibi sani e salutari ma consentendo al bambino di autoregolarsi nelle quantità da assumere, evitando forzature verbali o fisiche per indurlo a mangiare. 

 

3. Non scoraggiarsi se il bambino non accetta subito un alimento ma continuare ad offrirlo più volte nel tempo, senza forzature. L’assaggio del nuovo cibo accoppiato con un sapore già noto e gradito, inoltre, facilita la capacità del bambino di accogliere il cibo proposto: è quindi possibile combinare nuovi sapori con quelli già graditi dal bambino.

 

4. Proporre sempre al bambino degli alimenti preparati in maniera adeguata alla sua età: gli alimenti andranno opportunamente sminuzzati, tagliati a pezzettini o schiacciati per facilitare la masticazione da parte del bambino, inoltre è importantissimo evitare le forme rotondeggianti (es. wurstel o carote tagliati a rondelle), pericolose per l’ostruzione qualora il cibo “vada di traverso” finendo nelle vie aeree.

 

5. Promuovere sempre la partecipazione ai pasti familiari: è importante, fin dallo svezzamento e poi negli anni successivi, che il bambino mangi a tavola con i genitori per favorire l’aspetto della convivialità del pasto e facilitare l’apprendimento tramite imitazione di ciò che fanno i genitori. Un bambino sarà più facilmente interessato ad un certo alimento se vede mamma e papà che lo assumono. Evitare, inoltre, distrazioni quali televisione, telefonini, tablet durante il pasto: questa cattiva abitudine aumenta notevolmente il rischio di soffocamento per distrazione.

E’ importante poi non lasciare mai un bambino da solo quando mangia: l’eventuale soffocamento da cibo è una emergenza tempo dipendente e necessita un intervento immediato da parte dell’adulto con le opportune manovre di disostruzione.

 

6. Evitare l’aggiunta di sale da cucina: aggiungere troppo sale da cucina contribuirà ad abituare il palato del bambino a cibi salati e questo costituirà un fattore di rischio per l’ipertensione in età adulta. Può ad esempio essere utile insaporire i cibi con erbe aromatiche e ortaggi.

 

7. Non somministrare miele fino all’anno del bambino: il miele può contenere spore di clostridium botulinum, l’agente causale del botulismo. Dato che lo stomaco e l’intestino dei bambini non sono ancora adeguati per distruggere queste spore, si deve evitare di dare miele ai bambini sotto l’anno di età.

 

8. Evitare latte vaccino fino ai 12 mesi per lo scarso contenuto in ferro: il latte vaccino può comunque essere dato 1-2 vv/settimana sottoforma di yogurt o formaggio

 

9. Evitare i succhi di frutta: i succhi di frutta contengono dolcificanti artificiali, possono rendere meno formate le feci del bambino e diminuirne l’appetito.

 

10. Per favorire la crescita e un sano sviluppo è importante garantire un menù sano e variegato: un buon equilibrio, fin dalla più tenera età, è quello costituito dalla dieta mediterranea, un modello alimentare che prevede tanta frutta e verdura, accompagnata da cereali e legumi, latte e derivati alternati a pesce, carne e uova, e olio extra vergine d’oliva come condimento.

 

 

 

Dott.ssa Valentina Decimi - Salvagente Italia 

(Pediatra)

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