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Come organizzare gite e trekking con i bambini in montagna
La montagna, con i bambini, è sempre un’ottima scelta. D’estate regala loro un po’ di frescura, allontanandoli dal caldo della città. D’inverno, poi, si trasforma in un mondo incantato di neve, giochi e pupazzi.
Ma come comportarsi, invece, se si vuole fare trekking? Ovviamente, fare passeggiate ed escursioni in montagna coi propri figli è possibile. L’importante è rispettare i loro tempi, e tenere a mente qualche fondamentale regola di sicurezza.
Gita in montagna coi bambini: attività e percorsi consigliati
Per una passeggiata in montagna con i bambini è fondamentale scegliere percorsi adatti anche a loro: meglio evitare salite troppo ripide, sentieri poco tracciati oppure troppo lunghi.
Lasciati aiutare dalla classificazione internazionale dei sentieri di montagna: ogni percorso in quota, infatti, è classificato in base alla difficoltà e all'impegno richiesto per affrontarlo. Esistono sentieri Turistici (T), sentieri Escursionistici (E) e sentieri Escursionistici per Esperti (EE). Con bimbi al seguito, gli ultimi due sono da evitare perché presuppongono una buona dose di allenamento e, soprattutto, una conoscenza approfondita della montagna.
Tantopiù che i sentieri turistici, anche se facili, non sono certo meno belli. Anzi, si snodano placidi tra i paesaggi montani della penisola e sono solitamente caratterizzati da percorsi ben tenuti, con poco dislivello, che non di rado arrivano a un punto di ristoro in cui i piccoli possono giocare.
Durante la passeggiata (e una volta arrivati in loco) si potranno fare moltissime attività: i più grandicelli possono allenarsi a riconoscere le piante, mentre i piccolini si divertiranno a pucciare i piedini nei fiumiciattoli che incontrerete lungo il percorso. Per rendere più appetibile la camminata e per evitare i proverbiali "quanto manca?" è fondamentale scegliere percorsi con una meta attraente: un rifugio in cui rifocillarsi, un piccolo fiume da guadare, una grotta da esplorare.
Bambini in montagna: pranzo al sacco o al rifugio?
Passeggiare in montagna con i bambini significa anche spuntino e pranzo. Non di rado, infatti, si parte la mattina presto per poi fare un pic-nic nel verde. Il momento del pranzo è molto atteso dai piccoli che, abituati come sono a mangiare seduti al tavolo della cucina, saranno ben contenti di mangiare in modo più spartano.
Per rendere ancor più piacevole il momento, prepara in anticipo i piatti (facili da trasportare e leggeri da digerire) preferiti dal tuo bambino. Dalle focacce farcite alla torta salata, dalla pasta fredda a un muffin come dolcino: per lui sarà davvero una gioia pranzare circondato dalla natura.
Un'altra opzione è quella di camminare fino a un rifugio: l'idea di sedersi a tavola in un contesto meraviglioso, ordinando piatti semplici ma super gustosi, sarà un motivo in più per mettersi in marcia e raggiungere velocemente la meta. Del resto le montagne del nostro paese sono ricche di strutture ricettive e malghe, molte delle quali facilmente raggiungibili a piedi.
Abbigliamento e protezione
Un aspetto fondamentale, quando si va in montagna con i bambini, è prestare attenzione alla loro sicurezza e protezione.
Innanzitutto, l’altitudine. Se viaggi con un bambino piccolo (fino al primo anno di età) dovrai trasportarlo in un marsupio o in uno zaino porta bebè, tenendo a mente l'altitudine a cui ti trovi. Un bimbo sano, infatti, sopporta egregiamente altitudini fino ai 1500-2000 metri d'altezza: per altitudini superiori, il percorso deve necessariamente essere fatto a tappe di più giorni in modo che il piccolo abbia il tempo di acclimatarsi allo sbalzo pressorio e alla disponibilità di ossigeno. In ogni caso sarebbe bene non superare i 2500 metri di altezza.
Per quanto riguarda la lunghezza del percorso, assicurati di affrontare sentieri alla portata di tuo figlio. Non superare mai i 3 km tra andata e ritorno se hai un bimbo fino ai 6 anni, mentre dai 7-8 anni in su puoi spingerti fino a 10 km.
Anche i vestiti sono importantissimi, soprattutto durante un'escursione estiva. In montagna tempo e temperature possono variare molto velocemente ed è quindi opportuno essere pronti ad affrontare il solleone così come la pioggia battente. Vesti i bimbi “a cipolla” e porta sempre un k-way per ripararli in caso di maltempo. Sarà opportuno anche portarsi dietro un cambio qualora il piccolo si bagni o sudi troppo. Cappellino (o bandana) e occhiali da sole sono altrettanto importanti. Discorso a parte va fatto per le scarpe: è bene scegliere sempre scarponcini da trekking, poiché le normali sneakers hanno solitamente una suola liscia che fa poco grip sul terreno accidentato, aumentando il rischio di scivoloni. Scegli quindi scarponcini ad hoc, antiscivolo e possibilmente rinforzati all'altezza della caviglia per evitare storte e distorsioni.
Nello zaino, poi, va messo tutto ciò che può essere utile. La borraccia dell'acqua (una per ogni escursionista), la crema solare, lo spray repellente per gli insetti, salviette, fazzolettini, un sacchetto di plastica per i rifiuti, carta igienica e un kit di medicazione per ovviare a eventuali cadute: questo il necessaire per passeggiare in montagna in sicurezza.
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