
Camminare in gravidanza fa bene? Facciamo chiarezza
Il modo più immediato per fare un po’ di moto e quello di concedersi piacevoli passeggiate al parco o in mezzo alla natura. E allora, prima di scoprire i benefici del camminare in gravidanza, andiamo a elencare tutti i motivi per i quali una futura mamma non dovrebbe lasciar da parte attività fisica e movimento durante i nove mesi col pancione.
Attività fisica in gravidanza
Gli esperti sono concordi nell'affermare che in caso di gravidanza fisiologica (ovvero una gravidanza che non presenta particolari problematiche) il movimento è propedeutico alla salute di mamma e bebè. Oltre a metter di buonumore, infatti, un po' di attività fisica previene i disturbi circolatori e tiene in allenamento il sistema cardiovascolare, contribuendo ad allenare anche la l’apparato respiratorio. Muoversi, inoltre, tiene sotto controllo il peso e consente di arrivare più in forma al parto, così da affrontarlo con maggior energia. Alcuni studi, inoltre, hanno evidenziato che l'attività fisica in gravidanza contribuisce a ridurre il dolore durante la fase del travaglio grazie al rilascio costante di beta-endofine.
Salvo diverso consiglio medico, quindi, un'attività moderata in gravidanza è decisamente auspicabile. E tra le attività a bassa intensità che possono essere svolte per 30/40 minuti al giorno, camminare è senza dubbio quella più indicata.
Camminare in gravidanza: i benefici per mamma e bebè
Come abbiamo appena visto, camminare è una delle modalità ideali per fare movimento in gravidanza. Si tratta di un'attività semplice da svolgere che, tra le altre cose, non richiede nessun tipo di preparazione atletica. E se passeggiare non era una consuetudine prima della gravidanza, potrebbe diventare una buona abitudine proprio durante i nove mesi di attesa. I benefici sono infatti molteplici: tonifica la muscolatura e mantiene il corpo in un buon stato di salute generale; rafforza il sistema cardiocircolatorio e previene il diabete gestazionale, un disturbo abbastanza comune nel corso della gravidanza.
Come, quando e quanto camminare durante la gravidanza
Durante i nove mesi della gravidanza il corpo della donna cambia continuamente e bisogna darsi il tempo di accogliere i cambiamenti, accettandoli e facendoli propri. Ecco perché, anche quando si tratta di una semplice passeggiata, è fondamentale imparare ad ascoltare il proprio corpo. Trenta minuti di passeggiata al giorno vanno benissimo, ma se ci si sente poco bene, stanche o eccessivamente affaticate non bisogna farsi assalire dai sensi di colpa nel rimandare la camminata: se il corpo chiede riposo è importantissimo assecondarlo.
Anche il momento della giornata è importante: in estate, ad esempio, sarebbe bene evitare le ore più calde e anzi sarebbe opportuno concedersi una passeggiata o la mattina presto o durante il tardo pomeriggio. In inverno, invece, le ore centrali della giornata saranno perfette, soprattutto se in cielo splende il sole. Portatevi sempre dietro una borraccia con l'acqua, così da mantenere costantemente idratato l'organismo.
Quando si cammina col pancione, poi, bisogna prestare un'attenzione maggiore alla postura. L'ingrossarsi della pancia, infatti, sposta naturalmente il baricentro e ci si può ritrovare a camminare con la schiena inarcata e il pancione “esposto”: mantenere la schiena dritta, al contrario, aiuterà a ridurre la comparsa di fastidiosi mal di schiena.
Durante l'ultimo mese, poi, il movimento potrà diventare decisamente più difficoltoso, se non impossibile. Potrete lasciar da parte le passeggiate per concentrarvi su semplici esercizi di rilassamento e respirazione, perfetti per prepararsi al momento del parto.