Non c'è nulla di cui preoccuparsi: se vostro figlio ha un amico immaginario non è necessario andare nel panico. Non è sintomo di mancanza di equilibrio e soprattutto non è il segnale della presenza di un disturbo psichico. Avere un amico immaginario, per i bambini dai 2-3 ai 7-10 anni circa, è del tutto normale e anzi va a indicare la presenza, nel bambino, di una grande coscienza di sé. 

 

I bambini, infatti, sono ben consapevoli che l'amico immaginario è finto, ma non per questo poco importante. Andiamo a scoprire di più sull'argomento che, oltre a essere molto curioso, desta non poca preoccupazione in mamma e papà. Cominciamo, innanzitutto, dal capire chi è l'amico immaginario.

 

Chi è (o cos'è) l'amico immaginario?

L'amico immaginario può essere invisibile o essere rappresentato da un oggetto reale, che viene letteralmente "animato" e dotato di una propria personalità grazie alla fantasia e alla creatività del bambino. La cosa che accomuna entrambe le tipologie è che gli amici immaginari hanno pensieri propri e, soprattutto, una vita propria: non sempre, quindi, sono presenti nelle giornate del bambino. I bambini giocano, parlano, confidano segreti e paure al proprio amichetto invisibile e non è raro che, addirittura, ci litighino. Gli amici immaginari, soprattutto quelli invisibili, hanno forme e fattezze varissime: possono essere minuscoli esserini o persone enormi e forzute, possono essere molto simili al bambino che li crea o il loro esatto opposto. La cosa che accomuna tutti gli amici immaginari, tuttavia, è la loro capacità di ascoltare il bambino, che può confidargli qualsiasi pensiero.

 

Mio figlio ha un amico immaginario: devo preoccuparmi?

Se tuo figlio ha un amico immaginario non devi assoluamente preoccuparti. A differenza di quello che pensano in molti, infatti, quando il tuo bambino gioca con il suo amico immaginario non sta affatto avendo le allucinazioni, anzi. I bambini con gli amici immaginari sanno benissimo qual è il confine tra realtà e fantasia e i due ambiti non si intersecano praticamente mai. L'amico immaginario, insomma, è un'esternazione del proprio mondo interiore. Se volessimo trovare un corrispettivo nell'età adulta potremmo dire che l'amico immaginario corrisponde all'introspezione tipica dei grandi e ai classici dialoghi interiori che ognuno di noi fa durante la giornata.

 

A cosa serve avere un amico immaginario?

Gli psicologi e gli esperti di settore affermano che l'amico immaginario non è solo un vezzo. La sua silenziosa presenza nella vita del bambino, infatti, svolge innumerevoli funzioni. Grazie all'amico immaginario i bambini possono manifestare i propri pensieri, e parlarne senza paura che vengano "spifferati" ad altri: insomma, l'amico immaginario non tradisce mai. Inoltre avere un amico immaginario insegna al bambino a relazionarsi con qualcosa di diverso da sé e, soprattutto, con pensieri non affini ai propri. L'amico immaginario aiuta i bambini a costruirsi un'identità propria e, allo stesso tempo, a riconoscere il fatto che può esistere un pensiero o una visione del mondo diversa dalla loro. Insomma, la connotazione di un amico immaginario è totalmente positiva ed è finalizzata, in tutto e per tutto, alla crescita del bambino.

 

Quando scompare un amico immaginario?

Un amico immaginario non è per sempre: la sua presenza diminuisce con il passare degli anni e tende a svanire completamente entro i 10 anni. Dopo i 6 anni, infatti, i bambini, infatti, cominciano a frequentare la scuola elementare, il loro mondo si allarga e le relazioni diventano reali e importanti. L'amico immaginario, semplicemente, viene "sostituito" dalla realtà.

Qualora abbiate il sospetto che la presenza dell'amico immaginario perduri oltre i 10 anni, è consigliato rivolgersi a uno specialista per capire se il bambino sta vivendo disagi interiori di cui voi non siete a conoscenza.