Dermatite atopica o eczema nel neonato e nei bambini: significato, cause e cura.

La dermatite atopica è una malattia cutanea infiammatoria cronica accompagnata da una sensazione di prurito in diverse parti del corpo. Altresì detta eczema atopico, colpisce in media fino al 25% dei bambini. All'interno di questa percentuale il 60% sviluppa la dermatite atopica nella prima infanzia, ossia tra i 3 e i 6 mesi di vita. É noto infatti che nei primi mesi di vita la barriera cutanea e il sistema immunitario non sono ancora del tutto completi e quindi, maggiormente esposti ai fattori ambientali che possono provocare questa malattia.

In generale considerando tutti i pazienti affetti da dermatite atopica, si può dire che il 90% la sviluppa entro i 5 anni di età. Questo disturbo può migliorare crescendo ma mai scomparire completamente e può protrarsi anche durante l'età adulta. Il 10-30% dei pazienti infatti continua a soffrirne anche in piena età adulta.

La dermatite atopica agisce provocando un'alterazione della barriera cutanea divisibile su tre livelli:

  • La barriera fisica viene alterata e diventa più permeabile: questo comporta un'alterazione dell'organizzazione cellulare, della produzione di lipidi e la riduzione dell'idratazione.
  • La barriera biologica diviene presenta un'ipersensibilità di tipo immediato: questo significa che la risposta immunitaria aumenta mentre quella infiammatoria si aggrava
  • La barriera del microbioma viene indebolita e questo comporta l'insorgere di possibili infezioni

    Tutte queste aggressioni alla barriera cutanea comportano 3 principali conseguenze sui pazienti: la pelle è visibilmente disidratata, la sensazione di fastidio e prurito aumentano e possono presentarsi delle riacutizzazioni ossia placche secche e rosse con sintomi palesi di pelle diffusamente secca e pruriginosa.

    Le conseguenze della malattia, quindi, non hanno effetti solo sul corpo e sulla pelle indifferentemente dagli anni di vita del paziente ma, anche sulla qualità di vita di tutta la famiglia.

    Anche l'evoluzione dell'eczema atopico varia in base all'età e agli anni di vita. Generalmente tra gli 0 e i 2 anni si manifesta sulla maggior parte del corpo: torace, braccia e polsi o gambe e caviglie o sul cuoio capelluto. Trai 2 e i 7 anni nella maggioranza dei casi vengono colpite la piega del gomito o del ginocchio, il viso e il collo. In età adulta infine si può manifestare nuovamente nella piega del gomito o del ginocchio ma anche in zone come collo spalle e sul dorso delle mani.

    Uno studio del 2019 pubblicato su JAMA Pediatrics ha collegato il disturbo da dermatite atopica a disturbi del sonno che si osservano principalmente nella prima infanzia e nei primi anni di vita. I neonati e i bambini spesso sono tormentati dal prurito senza riuscire a spiegarlo chiaramente. É stato comprovato che i bambini con dermatite atopica hanno una qualità del sonno peggiore rispetto ai loro coetanei non affetti. Inoltre, malattie gravi come rinite allergica o febbre da fieno e asma peggiorano ulteriormente il sonno in concomitanza di una dermatite.

    Per spiegare cosa si intende quando si dice che la dermatite atopica non ha solo effetti fisici, è interessante notare che da alcuni studi è emerso che le prestazioni scolastiche nei bambini affetti da questo disturbo diminuiscono rispetto a quelle dei coetanei e che anche il comportamento e le funzioni neuro-cognitive a lungo termine subiscono delle conseguenze.

    Come capire se si tratta di dermatite atopica: a cosa è dovuta e come si può curare?

    La dermatite atopica si distingue da altre forme di dermatite perchè le manifestazioni sulla pelle correlate non coincidono con le aree in cui, ad esempio, una sostanza entra in contatto con la pelle. Generalmente, nelle fasi iniziali, l'eczema atopico si manifesta con secchezza della pelle, arrossamenti e prurito. Successivamente la pelle appare sempre più secca e tende a desquamarsi. Ci sono casi in cui la malattia tende ad affievolirsi e quasi scomparire nell'adolescenza. Tuttavia, non scompare mai del tutto e tende ad essere un disturbo cronico e recidivo. Ciò significa che ci saranno periodi con dei picchi più o meno gravi e periodi di miglioramento. Per questa ragione i sintomi possono variare durante le varie fasi di vita dell'individuo. Le lesioni cutanee vanno dall'eritema lieve alla lichenificazione grave (ispessimento cutaneo con accentuazione della normale trama cutanea; il lichen deriva da sfregamenti ripetuti).

    Per fare una diagnosi della dermatite atopica bisogna osservare se si presentano i seguenti sintomi:

    • secchezza della pelle
    • eritemi
    • vescicole
    • eczemi
    • croste

      Se crescendo, la malattia procede può diventare cronica e quindi mostrare sintomi più gravi come:

      • Ispessimento della pelle che porta alla creazione di zone lichenificate e papule
      • Ipercheratosi
      • Ragadi
      • Prurito intenso (in questi casi la tendenza è quella di grattare ripetutamente la zona interessata, cosa estremamente sbagliata perché si può peggiorare ulteriormente la situazione già delicata della pelle)

        Una volta che la diagnosi della dermatite atopica è certa possiamo interrogarci sulle diverse cause che hanno portato a questa situazione. Infatti, ce ne sono diverse: generalmente si ricerca la causa nella genetica e nello stato psicosomatico del soggetto. A seguire è bene studiare l'ambiente circostante a cui fanno riferimento gli allergeni alimentari e inalati, le infezioni della cute, lo stress, la sudorazione e l'esposizione a sostanze irritanti.

        In particolare, le componenti genetiche e ambientali agiscono quasi in simbiosi, potenziando l'iperattività infiammatoria della pelle verso gli allergeni. La dermatite atopica si riscontra facilmente in più membri della stessa famiglia; in circa l'80% dei casi, se uno o entrambi i genitori sono predisposti o hanno sofferto di atopia durante i loro anni di vita, è molto probabile che questa si manifesti nuovamente sui figli. A questo si aggiunge una propensione a sviluppare allergie che si esprime con una tendenza all'aumento nel sangue dei livelli di IgE. Quantità eccessive di questi particolari anticorpi stimolano la produzione di istamina, un mediatore chimico che provoca la comparsa di eruzioni cutanee e prurito.

        A questa predisposizione, si aggiunge una componente immuno-mediata: i soggetti con dermatite atopica presentano una reazione esacerbata del sistema di difesa dell'organismo per le sostanze irritanti esterne, come allergeni (acari della polvere, polline e/o polvere), stress emozionali, inquinamento, aria secca, sudorazione, tessuti in lana o sintetici, saponi e detergenti aggressivi. Anche le stagioni possono essere causa di riacutizzazione o remissione di manifestazioni cutanee o della malattia stessa.

        Per la diagnosi della dermatite atopica è necessaria l'anamnesi personale o familiare di alterazioni della barriera cutanea tra le quali le anomalie del film lipidico (che possono anche essere dovute semplicemente all'utilizzo di detergenti troppo aggressivi per lavarsi) e l'osservazione dei sintomi durante l'esame obiettivo. Potrebbe anche essere utile svolgere degli esami allergologici nel caso in cui allergeni alimentari, inalatori o da contatto abbiano un ruolo significativo nell'insorgenza di questo disturbo. Dunque, che esami è meglio svolgere per capire se si è in presenza di dermatite atopica?

        Per prima cosa si può effettuare un Patch Test: l'analisi prevede l'applicazione sulla pelle di sostanze potenzialmente allergizzanti. e la successiva analisi dopo 48 e 72 ore. Esiste anche una forma più specifica di questo test, chiamato Atopy Patch Test che va ad analizzare allergeni come gli acari della polvere o graminacee attraverso l'applicazione di cerotti particolari. Come per le forme di orticaria, ci si può sottoporre a test come il PRIST, il RAST e il Prick Test.

        Quali cibi possono scatenare la dermatite atopica?

        Non c'è alcuna evidenza che determinati cibi possano influire sull'insorgenza della dermatite atopica. Chi soffre di questo disturbo può mangiare normalmente. Piuttosto, alcune allergie alimentari si possono presentare insieme alla dermatite atopica: ad esempio 1 bambino su 3 affetto da dermatite atopica è allergico ad alcuni cibi. Tuttavia non è il cibo il responsabile della dermatite e dei suoi sintomi.

        Chiaramente, se si sa gia di essere allergici a determinati cibi e si è in presenza o a rischio di dermatite atopica è bene eliminarli dalla dieta perchè potrebbero essere causa di peggioramento e dell'insorgenza di fasi acute.

        Come trattare la pelle atopica negli adulti?

        A differenza del bambino, in cui l'eczema atopico si manifesta principalmente con arrossamenti e prurito nella maggioranza dei casi, nell'adolescenza e nella fase adulta è caratterizzata da lesioni pruriginose ispessite, secche e con tendenza alla desquamazione. Nell’adulto la localizzazione alle mani spesso si complica con una dermatite da contatto irritativa e/o allergica, che è generalmente di tipo professionale, ovvero che insorge in seguito al contatto con sostanze che si utilizzano in ambito lavorativo come solventi, detersivi, disinfettanti. Un aspetto particolare della dermatite atopica nell’adulto è rappresentato dal cosiddetto eczema nummulare, un’infiammazione della pelle caratterizzato da lesioni circolari di alcuni centimetri di diametro, ben definite, ricoperte da squame e croste, intensamente pruriginose e localizzate prevalentemente alle gambe.

        Un mito da sfatare sulla dermatite atopica nell'adulto è l'impossibilità di svolgere attività sportiva perchè potrebbe aggravare la situazione. Fare sport è sempre importante per il benessere di ciascuno di no. É vero, il sudore potrebbe peggiorare la sensazione di prurito ma si può comunque trarre beneficio anche in caso di eczema atopico: l'importante è abituarsi all'attività fisica in modo graduale e mantenere sempre la pelle pulita dopo l'attività con detergenti delicati.

        Prodotti per la dermatite atopica: che tipo di sapone, crema o detergente usare

        Cosa usare quindi per prendersi cura della pelle atopica? In una persona adulta e dietro consiglio del proprio specialista il trattamento dell'eczema atopico può avvenire tramite dermocorticoidi in caso di sfoghi con infiammazione mentre, nel lungo periodo, è consigliabile utilizzare degli emollienti per rinforzare e proteggere la pelle. Ricordiamo però che la terapia scelta per dare sollievo da questo disturbo deve essere scelta anche considerando la gravità della condizione, l'età del paziente e il suo stato psicologico. La risoluzione completa della dermatite atopica non è molto frequente, soprattutto negli adulti.

        Cosa fare quindi se il la dermatite sta facendo passare notti insonni al vostro piccolo? Innanzitutto è fondamentale confrontarsi con il proprio pediatra che, oltre a conoscere l'eventuale storia clinica del bimbo, saprà indicarvi la soluzione migliore. Generalmente è importante ricordare, soprattutto in situazioni di dermatite atopica, che le creme idratanti devono essere usate quotidianamente e aggiustamenti vari devono essere effettuati in base alle condizioni della pelle (fase di remissione o di riacutizzazione). Un esempio, potete utilizzare Stelatopia+ crema relipidante, una crema delicata e senza profumo, con il 99% di ingredienti di origine naturale e con il prebiotico Bioecolia, ingrediente che protegge le difese immunitarie naturali. 

        I prodotti idratanti infatti, sono fondamentali perchè aiutano a ripristinare e preservare l'integrità della barriera cutanea, combattono la xerosi e la perdita di acqua transepidermica, evitano l'uso di prodotti a base cortisonica (che sono consigliati solo in caso di forti riacutizzazioni perchè permettono di agire sull'infiammazione temporanea ma non aiutano il miglioramento quotidiano della pelle) e soprattutto, possono essere usati da soli o in aggiunta ad un trattamento migliorandone l'efficacia.

        In base all'esperienza nella cura della pelle di tutta la famiglia, gli esperti di Laboratoires Expanscience, hanno riformulato i prodotti Mustela specifici per la pelle atopica anche con l'aiuto di 200 famiglie che tramite i loro feedback e consigli hanno orientato le scelte del team in modo tale da raggiungere la creazione di un prodotto efficace, sicuro e che rispondesse alle esigenze di grandi e piccini.

        Le terapie descritte sono volte non tanto ad eliminare il problema alla radice, ma a controllare i sintomi ed allontanare gli elementi che scatenano il disturbo. Per questo è importante utilizzare: in fase di detersione della pelle dei prodotti che siano delicati e rispettino l'equilibrio della pelle già danneggiata e, a seguire, dei prodotti idratanti (come creme o balsami) che aiutino la pelle a ricreare il suo film protettivo e che forniscano gli acidi grassi essenziali. Per la detersione si può scegliere tra la texture in gel di Stelatopia Gel detergente oppure la texture in olio dello Stelatopia Olio bagno.  Altri piccoli accorgimenti per limitare l'insorgenza dei fastidi causati da questa malattia sono associati all'utilizzo di un abbigliamento adatto costituito da abiti di cotone o in fibre naturali e privi di materiali sintetici e/o troppo aderenti che potrebbero sfregare sulla pelle e irritarla.

        Se nonostante l'adozione dei suddetti accorgimenti, la dermatite atopica peggiora e si manifesta di frequente, è necessario rivolgersi al medico che potrà valutare l'eventuale ricorso alle terapie farmacologiche.