Anche l’origine etnica ed il livello culturale ed economico dei genitori possono essere dei fattori predisponenti. Può accadere sia di giorno che di notte, tipicamente durante il sonno. Benchè i meccanismi di questa rara e terribile patologia siano sconosciuti, è a tutt'oggi la prima causa di morte dei bambini nati sani. In Italia l’incidenza di tale patologia si aggira intorno allo 0,5/1000. Alcuni neonati vittime apparenti di SIDS, se soccorsi prontamente, possono essere rianimati; in questo caso si parla di "near miss SIDS” (o SIDS mancata), con purtroppo un altissimo rischio di lesioni cerebrali permanenti. Attualmente non è possibile ridurre completamente il rischio di SIDS, sebbene vi siano diversi interventi che possono ridurne significativamente l'incidenza. Molti studi scientifici hanno evidenziato come alcune norme comportamentali possano ridurre in maniera significativa il rischio della SIDS. Le elenchiamo: 1. facciamo dormire sempre i bimbi a pancia in su, ovvero sulla schiena: è infatti fortemente consigliato, sin dai primi minuti di vita, mettere sempre il bambino a dormire supino (sul dorso della schiena appoggiato al letto, a pancia in su); evitiamo le posizioni nel sonno a pancia in giù e sul fianco; 2. incoraggiamo l’allattamento al seno esclusivo; 3. utilizziamo un materasso rigido e senza cuscino; 4. teniamoli a dormire nella stessa stanza in cui dormono i genitori; 5.teniamo una temperatura ambientale tra i 18 e i 21°, con un'umidità intorno al 50%, non coprendo eccessivamente e senza avvolgerli stretti nelle coperte, lontano da fonti di calore; 6.evitiamo il fumo di sigaretta sia in gravidanza sia in seguito in presenza dei bimbi: infatti i bimbi deceduti per SIDS tendono ad avere una maggiore concentrazione di nicotina e suoi derivati (che indica l'esposizione al fumo passivo) nei polmoni rispetto a bambini deceduti per altre cause: è assolutamente consigliabile che i genitori smettano completamente di fumare o –almeno-­‐ fumino solo fuori casa e in ogni caso non a contatto del piccolo. La diffusione di queste attenzioni ha ridotto l’incidenza della SIDS. Accanto ai succitati punti sono stati segnalati altri fattori predisponenti la SIDS, quali l’insufficiente alimentazione e cura con l’uso di alcool e droghe della donna in gravidanza, la prematurità e le infezioni respiratorie. Un discorso a parte merita l’eventuale e discussa condivisione del neonato nel letto con i genitori che sembra aumentare l'incidenza della sindrome, in particolare se uno o entrambi i genitori sono fumatori, uno o entrambi i genitori fanno uso di alcool e droghe o farmaci, se si dorme su superfici troppo morbide (ad esempio divani). Inoltre non devono essere presenti nella culla/lettino oggetti che possano danneggiare la respirazione del bambino (ad esempio giocattoli di peluches). Il lezuolo e le copertine non devono essere posti sulla testa del piccolo in modo da evitare che le vie respiratorie siano ostruite. Vari studi hanno evidenziato che l’uso del succhiotto può ridurre il rischio di SIDS, agendo come “air way” evitando che la faringe si ostruisca con la caduta indietro della lingua e con l’avanzamento della mandibola. Il succhiotto può anche svolgere una funzione attivante la frequenza cardiaca e la respirazione che altrimenti, specie nei neonati immaturi e nel sonno. In ogni caso il succhietto andrebbe proposto dopo i 20-­25 giorni di vita, per non contrastare l’avvio dell’allattamento al seno e interrotto entro l’anno di vita, per evitare problematiche ortodontiche. Da ricordare che i vaccini non sono un fattore di rischio per la SIDS, anzi in alcuni casi possono svolgere un ruolo protettivo, ad esempio la vaccinazione antidifterite-‐tetano­‐pertosse svolge un ruolo protettivo. Da un punto di vista scientifico, stanno assumendo sempre più rilevanza gli studi che si occupano delle aritmie cardiache su base genetica, specialmente riguardanti la sindrome del QT lungo, un tratto evidenziabile con l’esecuzione dell’elettrocardiogramma che –per l’appunto-­‐ viene proposto da molti punti nascita intorno al mese di vita.