L’arrivo del bebè porta mamma e papà a dover familiarizzare con una serie di “impegni” nuovi ed importantissimi per il neonato: vediamo insieme come muoversi in un mondo tutto nuovo.

Gli screening del neonato

Nei primi mesi di vita del bambino il nuovo arrivato viene sottoposto, di routine, ad una serie di indagini che hanno lo scopo di identificare precocemente la presenza di specifiche problematiche: tali indagini sono i cosiddetti “screening”.

Tra le 48 e le 72 ore di vita il bimbo in ospedale viene sottoposto ad un prelievo di sangue (generalmente da tallone) che serve per effettuare lo “screening metabolico neonatale”: queste indagini permettono di identificare precocemente fino a 40 patologie metaboliche ereditarie.

Sempre durante la degenza in ospedale il piccolo è sottoposto alle “otoemissioni acustiche”, un’indagine audiologica volta a identificare precocemente i casi di sordità congenita.

Su indicazione del pediatra, poi, nei primi 3 mesi di vita potrebbe essere utile sottoporre il bimbo ad una ecografia delle anche per identificare i quadri di displasia congenita delle anche. L’ecografia delle anche è un’indagine facoltativa ma fortemente consigliata soprattutto se sono presenti 3 condizioni: posizione podalica, gemellarità, familiarità per displasia congenita dell’anca.

Infine, nelle prime settimane di vita viene frequentemente eseguito l’elettrocardiogramma che ha lo scopo di individuare precocemente la presenza di una condizione chiamata “QT lungo”.

Scelta del pediatra e bilanci di salute

Durante i primi giorni di vita del bambino mamma e papà verranno chiamati ad una scelta piuttosto importante: la scelta del loro pediatra. Il “pediatra di famiglia” è anche noto come “pediatra di libera scelta” proprio perché i genitori possono sceglierlo tra quelli convenzionati nel distretto sanitario di riferimento. Figura fondamentale nella vita del bambino e della sua famiglia, non sarà solo colui che si occuperà di bilanci di salute, diagnosi e cura di eventuali malattie ma dovrebbe essere colui che assisterà mamma e papà nel ruolo di genitori, lavorando sull‘educazione, sulla prevenzione, sul sostegno alla genitorialità.

Il pediatra è obbligatorio per i bambini fino ai 6 anni, per i bambini tra i 6 e 14 anni la scelta può essere tra pediatra e medico di famiglia, al compimento dei 14 anni la revoca è automatica. Molti genitori si chiedono su quali elementi basarsi per scegliere il pediatra del bambino: alcuni parametri da valutare potrebbero essere ubicazione dello studio, orari dell’ambulatorio, sapere se è un pediatra che lavora in gruppo o in associazione.  L'ingrediente davvero fondamentale, però, perché il rapporto tra genitori e medico funzioni è la fiducia reciproca…e per valutarla non resta che “sperimentare”.

Un appuntamento fisso del primo anno di vita con il vostro pediatra sarà quello dei “bilanci di salute”, anche noti con il nome di “visite filtro”: sono visite che il pediatra esegue a bambini sani, per controllare e seguire il loro sviluppo fisico e relazionale.

Rappresentano forse il momento più importante dell'attività pediatrica e sono il momento durante il quale si effettua una visita completa, si valuta la crescita in peso e altezza (e, per i più piccoli, circonferenza cranica) e si valuta lo sviluppo psicomotorio e il raggiungimento delle tappe cognitive e sensoriali adeguati per ciascuna età. Il "Bilancio di salute" è, inoltre, il momento utile per fornire ai genitori linee-guida, consigli, ricordare scadenze vaccinali o eventuali visite specialistiche da praticare.

Vitamina D e Vaccinazioni

Durante le prime visite di controllo e talvolta già al momento della dimissione ospedaliera il pediatra (o il neonatologo) spiegheranno alla mamma la necessità di iniziare, nelle prime settimane di vita del bambino, la supplementazione della vitamina D. Tale vitamina è fondamentale per prevenire le malattie dell’apparato osseo, come il rachitismo e l’osteoporosi, favorire la chiusura della fontanella e contribuire alla buona dentizione. Nuove evidenze suggeriscono che la vitamina D ha inoltre un ruolo positivo in alcune patologie autoimmuni e nelle infezioni respiratorie ricorrenti.

Uno dei primissimi gesti che viene messo in atto per proteggere la salute di un bambino è la vaccinazione. È l’ASL a mandare la comunicazione a casa, segnalando dove e quando presentarsi con il bambino e indicando contro cosa verrà vaccinato. Se vengono effettuate nell’ambulatorio dell’ASL, le vaccinazioni sono a carico del Servizio Sanitario Nazionale, quindi sono gratuite. La prima dose delle vaccinazioni viene effettuata dopo il compimento dei 2 mesi di vita e da quel momento le successive somministrazioni seguiranno uno specifico calendario che verrà illustrato dal pediatra durante le prime visite filtro.

 

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Dott.ssa Valentina Decimi – Salvagente Italia

Salvagente Italia è un’Associazione di Promozione Sociale nata nel 2013 dall’impegno di Mirko Damasco, Filippo Castelli e Silvia Riboldi con lo scopo di diffondere la cultura del Primo Soccorso in Italia grazie a corsi ed eventi accessibili a tutti. Scopri di più