Cibi da evitare in gravidanza: dai primi mesi fino al termine

Durante la gravidanza, è molto importante seguire una dieta sana e ben bilanciata per il benessere della mamma e del bambino. Questo non significa passare direttamente a mangiare porzioni doppie. Nel primo trimestre, infatti, l'apporto calorico non aumenta esponenzialmente: a seconda della tua corporatura l'aumento dovrebbe essere di 200-300 calorie al giorno.

Ricorda sempre che più che la quantità è importante la qualità dei cibi che mangi in questo periodo: ascolta sempre il tuo corpo e non essere mai troppo dura con te stessa. Oltre a lavare sempre bene frutta e verdura per ridurre il rischio di toxoplasmosi, e a pulire accuratamente contatori e utensili per aiutare a prevenire altri tipi di infezioni o intossicazioni alimentari, è dunque bene sapere quali cibi non mangiare in gravidanza e, in caso di dubbi, chiedi sempre consiglio al tuo medico curante.

La dieta per vivere al meglio la gravidanza:

Che cibi evitare i durante i mesi di gravidanza? Innanzitutto, i formaggi erborinati e non pastorizzati. Il latte crudo non pastorizzato, i formaggi a pasta molle non pastorizzati e i formaggi erborinati (caratterizzati cioè dalla presenza di muffe commestibili) possono creare condizioni favorevoli allo sviluppo della Listeria monocytogenes, batterio responsabile della listeriosi. Tossinfezione pericolosa per il bambino, se contratta dalla donna in gravidanza può avere serie conseguenze sul feto e provocare listeriosi congenita, parto prematuro o morte fetale. Meglio quindi evitare il consumo di brie, Roquefort, Camembert, formaggio di capra e gorgonzola, preferendo invece formaggi a pasta dura o semidura come il parmigiano e il pecorino, prodotti in cui il rischio per lo sviluppo della listeria è molto basso.

Le uova nei mesi di gravidanza sono ammesse? Sì, a patto che siano cotte. Le uova crude rappresentano uno dei principali serbatoi di infezione per il batterio della salmonella, responsabile dello sviluppo di un’intossicazione alimentare nota come salmonellosi.

Per essere certa di non incorrere nel rischio di contrarre questo batterio, cucina sempre le uova prima di consumarle ed evita il consumo di mousse, creme e gelati fatti in casa e della maionese fresca. Le versioni industriali di questi stessi prodotti risultano solitamente sicure poiché nel processo di produzione vengono impiegate solamente uova pastorizzate.

Carne, pesce e crostacei: come comportarsi

In linea generale, la carne (ad eccezione del fegato, i cui livelli molto alti di retinolo - o vitamina A - possono provocare malformazioni al feto) è sicura da mangiare, a patto che sia ben cotta.

Tutti i pâté freschi, fatti di carne, pesce o verdure (escluso il paté UHT, purché non sia a base di fegato), salumi affettati, carpaccio di carne e/o pesce e wurstel crudi, possono invece contenere il batterio listeria. E sono dunque tra gli alimenti da evitare in gravidanza.

Pesce o crostacei crudi, come le ostriche, possono causare un’intossicazione alimentare, per cui è consigliabile evitarne il consumo durante il periodo di gestazione. Meglio invece portare in tavola il pesce azzurro, ottima fonte di vitamine, minerali e proteine, e i pesci grassi, senza però superare le due porzioni a settimana: in questo modo è possibile evitare eventuali rischi connessi agli inquinanti ambientali presenti nelle carni del pesce.

Evita invece pesce spada, squalo e marlin, poiché contengono livelli di mercurio non sicuri. Anche il tonno può contenere mercurio, quindi sarebbe bene evitare di mangiare più di quattro scatolette di media grandezza o due fette di tonno fresco alla settimana. Da consumare con attenzione anche il salmone affumicato, talvolta portatore del batterio listeria.

Frutta in gravidanza: fragole si o fragole no?

Alimenti come la frutta e la verdura consumate crude e mal lavate possono creare un rischio di toxoplasmosi, listeria ed epatite A. Anche i prodotti che magari provengono dal tuo orto casalingo potrebbero essere un rischio perciò è sempre bene lavare e disinfettare accuratamente frutta e verdura anche se ne conosciamo la provenienza.

Un buon metodo per lavare bene frutta e verdura è spazzolarne la buccia sotto acqua corrente quando il prodotto lo permette. Per ulteriore sicurezza è consigliato l’utilizzo di appositi prodotti disinfettanti a base di cloro per alimenti nel lavare frutta e verdura.

Tra le insalate la rucola è la più rischiosa, in quanto la struttura delle sue foglie protegge i microorganismi. Ricorda anche di prestare attenzione a possibili cross-contaminazioni che possono avvenire ponendo a contatto frutta e verdura lavate e pronte al consumo con frutta e verdura non lavate, prodotti di origine animale crudi, utensili e superfici di lavoro sporche o venute a contatto con il prodotto stesso prima del lavaggio.

Una menzione particolare per le fragole: questo frutto è particolarmente ricco di istamina, una sostanza che nei soggetti predisposti può portare a reazioni allergiche possono essere pericolose o basta solo essere attenti? Secondo gli specialisti, la gravidanza non è una condizione che amplifica la reazione dell'organismo all'istamina. Se non eri un soggetto allergico prima dell'attesa puoi continuare a consumarle tranquillamente. Per quanto riguarda invece le future mamme che involontariamente incappano in una reazione allergica, in genere si può manifestare un'orticaria, possono rivolgersi al loro ginecologo che sarà in grado di prescrivere un antistaminico senza rischi per il bimbo.

Se non vuoi rinunciare a questo gustoso frutto accertati solo di non essere un soggetto ricettivo alla toxoplasmosi e sincerati di pulirle al meglio. La fragola infatti cresce a contatto con il terreno e, a differenza di altri frutti, non è sbucciabile. Ecco un consiglio per lavarle nel modo migliore: elimina il picciolo e lavale sotto acqua corrente, mettile poi a bagno con del bicarbonato o con un'apposita soluzione disinfettante. Dopo 30 minuti risciacquale nuovamente e gustale insieme alla tua famiglia!

Cosa è meglio bere per una donna incinta?

Prima fra tutte: l'acqua. Bevine in abbondanza in quanto l'acqua serve sia per aiutare la vascolarizzazione della placenta, sia per sostenere l'aumento del volume di sangue che avviene in questo periodo e aiuta la crescita del bambino. Inoltre, data l'abbondante quantità di liquidi che si disperdono con il parto, ti sarà utile avere una riserva nell'immediato post-parto.

Tutta quest'acqua potrebbe quasi sicuramente far aumentare lo stimolo di urinare ma, anche questo è un bene: ti aiuterà a mantenere pulite le vie urinarie e limitare il rischio di infezioni.

Per quanto riguarda thè e caffè è consigliabile non superare i 200 mg di caffeina al giorno, che più o meno corrispondono a 2-3 tazzine di caffè e 3-4 tazze di thè verde ad esempio. Evita il consumo di alcolici (anche della birra analcolica), specialmente nel primo trimestre di gravidanza. In qualsiasi caso, è bene non consumare più di uno o due bicchieri di vino a settimana.

Cosa dire poi sulle bibite o sui succhi di frutta? Per qualche mamma sono un rimedio fai da te contro la nausea ma bisogna fare attenzione in quanto contengono moltissimi zuccheri. Una lattina può arrivare fino a 40 grammi e, in base alle indicazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità, la dose giornaliera per un adulto dovrebbe essere al massimo 25 grammi di zuccheri aggiunti. Ti puoi concedere quindi un consumo occasionale ma, sempre senza esagerare e magari confrontandoti con il tuo medico.

Infine, le tisane: melissa, camomilla, finocchio, zenzero...la scelta è cosi vasta che a volte diventa difficile rinunciare ma, cosa fare in gravidanza? Come sempre è bene rispettare un certo equilibrio nell'alimentazione in questo periodo però, se si tratta di un consumo moderato (1-2 tazze al giorno) puoi consumare questi prodotti in tutta tranquillità. Anzi, lo zenzero potrebbe aiutarti ad alleviare quelle leggere nausee tipiche della gravidanza. Qualche cautela più in caso di sostanze come cannella e liquirizia che potrebbero influire su pressione e ormoni.

In caso di dubbi chiedi sempre comunque consiglio alla tua ginecologa!