La crescita del neonato, e il suo giusto aumento di peso, mandano spesso in crisi le neomamme. Soprattutto quando allattano al seno, e non sanno dire con precisione la quantità di latte assunta dal piccolo.

Facciamo dunque un po’ di chiarezza sulla crescita del neonato, e impariamo come gestire le pesate senza ansie.

Crescita del neonato: cosa succede dopo la nascita

Il peso medio di un neonato alla nascita è di 3200 - 3400 grammi, sebbene molto spesso ci siano bimbi di 2500 - 2800 grammi e altri che superano i 4 kg. Nei primi sette giorni di vita, tuttavia, il loro peso cala di circa il 10%: un calo fisiologico, dovuto principalmente alla perdita di liquidi, e di cui non bisogna preoccuparsi.

Fondamentale è però la capacità del neonato di recuperare quella perdita di peso, nutrendosi dal seno o dal biberon. Dopo il 5-7° giorno di vita, il piccolo dovrebbe prendere peso ad un ritmo piuttosto sostenuto (la media è di 120-180 grammi a settimana).

Per monitorare il peso del neonato allattato al seno, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha formulato delle curve di crescita. Tuttavia, è necessario sapere che

l’aumento del peso del proprio bambino va sempre integrato con altri criteri di valutazione di salute del bambino stesso: è importante il dato oggettivo, ma non è l'unico valore da considerare.

La doppia pesata del neonato serve davvero?

Spesso, pediatri e ostetriche, consigliano alla neomamma di effettuare la doppia pesata del neonato. In cosa consiste? Nel pesare il piccolo prima e dopo la poppata, per assicurarsi che abbia assunto una quantità sufficiente di latte materno. In genere si utilizza questo metodo quando si teme che il bimbo mangi troppo poco, e si suggerisce ai genitori di pesarlo per tutta una giornata (in quanto ogni poppata è diversa dalle altre).

La bilancia è dunque uno strumento che può diventare utile se usata correttamente, o un nemico se usata senza criterio. A meno che il pediatra non consigli diversamente, pesare il bambino una volta a settimana è più che sufficiente. Lo si può fare a casa, acquistando una bilancia per neonati o affittandola in farmacia, oppure in consultorio dove si può contare anche sulle osservazioni di una persona esperta.

Perché la pesata crea ansia alle mamme? Perché il più delle volte con questa bilancia la mamma pesa la sua capacità materna, di fare latte, di nutrire suo figlio. È questo il grosso errore. Ci vuole tempo e pazienza per avviare un allattamento: il bambino deve capire come crescere, cosa gli serve, cosa fare, così come il corpo materno deve comprendere come attivarsi nella produzione di latte e nell'accudimento del piccolo. Cercare aiuto e sostegno nelle prime settimane è dunque importante per comprendere ciò che accade, fare scelte consapevoli e vivere con più serenità questa fase di vita.

La crescita del neonato mese per mese

Dalla nascita all’adolescenza, il bambino cresce in modo piuttosto lineare.

Fino ai 2 anni d’età, la crescita del neonato è rapida. Al compimento dell’anno, il bimbo peserà tre volte il peso di nascita e sarà lungo il 50% in più. Successivamente la velocità diminuisce, soprattutto dopo i 18 mesi (tra i 18 e i 24 mesi l’aumento è di circa 1 chilo), per arrivare al compimento del secondo anno d’età con un peso alla nascita quadruplicato.

Dai 2 ai 5 anni, il peso del bambino aumenterà di circa 2 kg all’anno. E sarà così fino all’arrivo della pubertà, con un aumento medio di 2-3 kg in 12 mesi.

Per quanto riguarda invece la lunghezza/altezza, intorno ai 5 anni sarà il doppio rispetto alla lunghezza alla nascita: in genere, i bimbi nati a termine aumentano di circa 2,5 cm al mese fino al 6° mese, di poco più di 1 cm dal 7° al 12° mese, e di circa 8 cm all’anno fino al compimento dei 10 anni. L’altezza che hanno a 2 anni è di circa la metà rispetto all’altezza della vita adulta.