I lavaggi nasali sono una procedura utile per combattere il raffreddore e il naso chiuso nei bambini, ma non solo: una corretta igiene del naso aiuta anche a prevenire le infezioni respiratorie. Del resto, tutti i genitori se lo chiedono: come curare il bambino quando ha il raffreddore? Come pulire il nasino al neonato e dargli così un po’ di sollievo? In aiuto di mamma e papà arrivano proprio i lavaggi nasali, un metodo che consente di rimuovere il muco e le secrezioni in eccesso consentendo al bambino di respirare meglio. Scopriamo dunque insieme quando i lavaggi nasali sono necessari, e come e quando farli.

Indice:

Lavaggi nasali ai bambini: cosa sono, come farli e a cosa servono

I lavaggi nasali sono una procedura fondamentale che aiuta a prevenire le infezioni respiratorie e garantisce un sollievo, soprattutto quando il piccolo ha difficoltà a respirare a causa del muco. In questa guida, ti mostreremo come eseguire correttamente i lavaggi nasali nei bambini e neonati, e perché sono così importanti.

Importanza dei lavaggi nasali per i neonati:

I neonati, in particolare, possono trarre enormi benefici dai lavaggi nasali. Un naso pulito garantisce che il neonato respire con facilità, specialmente durante i primi mesi di vita quando la respirazione avviene esclusivamente attraverso il naso. I lavaggi nasali nel neonato aiutano a rimuovere il muco in eccesso e prevenire potenziali infezioni respiratorie.

Bambini e raffreddore: perché i lavaggi nasali sono utili?

Il raffreddore è una patologia virale che può portare a naso chiuso a causa di muco o catarro. I lavaggi nasali, in particolare per i bambini di 2 anni, sono essenziali per garantire una corretta igiene delle cavità nasali e dare al piccolo un po' di sollievo, eliminando le ostruzioni generate dal muco.

Da quando si possono fare i lavaggi nasali?

Il sistema respiratorio di un neonato non è completamente sviluppato alla nascita. Tuttavia, non appena noti segnali di disagio o difficoltà nella respirazione, i lavaggi nasali possono essere iniziati. Dunque non ti allarmare subito se il tuo piccolo mostra dei fastidi nella respirazione. Inoltre, fino all'anno di età i bambini respirano solo con il naso e più generalmente devono raggiungere almeno i 5 o 6 anni per imparare a soffiarselo in autonomia.
In base alle esigenze del tuo bambino, i lavaggi nasali sono una pratica che può iniziare fin dai primi giorni di vita. Molto probabilmente sarà proprio il tuo piccolo a lanciarti dei segnali di bisogno. È importante consultare sempre il tuo pediatra di fiducia o uno specialista per garantire la sicurezza e l'efficacia della procedura.

Come fare i lavaggi con l'acqua fisiologica: i consigli per un lavaggio nasale fai da te

Eseguire un lavaggio nasale a casa può sembrare complesso, ma seguendo alcuni consigli può diventare un'operazione semplice e efficace. Che tu stia effettuando il lavaggio su un bambino o su un neonato, ecco come fare: opta per la classica soluzione fisiologica o isotonica, per le cosiddette acque termali o per l'acqua di mare sterilizzata.
Quale scegliere tra queste opzioni? La soluzione isotonica è costituita da una concentrazione di sali simile a quella delle cellule nasali. Per questo viene indicata anche per la pulizia quotidiana delle prime vie aeree: la puoi utilizzare anche 2 volte al giorno se il tuo bambino ne ha necessità. Grazie alle sue caratteristiche favorisce l'eliminazione del muco prodotto dal naso o delle secrezioni in eccesso. Puoi usarla anche se non sono presenti problemi di salute: ci sono bambini con un naso particolarmente produttivo ma, in questi casi, il muco ha un colore chiaro o quasi trasparente.
La soluzione ipertonica invece, si distingue perché ha una concentrazione di sali superiori a quelli delle cellule nasali e quindi, oltre a favorire l'eliminazione del muco in eccesso, apporta un effetto decongestionante che la rende utile in caso di problemi di salute come naso chiuso o raffreddore. In questo caso, il muco sarà più denso e caratterizzato dal un colore giallo o verdognolo. Ti consigliamo di affidarti al tuo pediatra di fiducia per capire quante volte al giorno è utile questo tipo di soluzione.

Lavaggi nasali con l'ausilio di strumenti: siringa o pompetta?

Esistono diversi strumenti che possono aiutare a rendere il lavaggio nasale più efficace. Che tu stia usando una siringa o una pompetta, ecco alcune cose da tenere a mente per garantire un lavaggio sicuro ed efficace.

La soluzione utilizzata dovrà essere o a temperatura ambiente o leggermente tiepida (la si può scaldare brevemente sotto un getto di acqua calda).
Per il lavaggio nasale del neonato, è necessario sdraiare il piccolo sul fianco con la testa leggermente inclinata da un lato. La punta del flaconcino con la soluzione (o della siringa senza ago) deve essere introdotta leggermente nella narice superiore, per poi spruzzare il liquido che uscirà dalla narice opposta. Dopo aver girato il bambino sull'altro fianco, si può procedere al lavaggio dell'altra narice. In questo modo l'acqua che uscirà dalle cavità nasali porterà con sé muco ed eventuali crosticine. La posizione della testa è molto importante: inclinando la testa del bambino all'indietro, per esempio, la soluzione finirà nella gola del piccolo, facendolo tossire.
Non è invece necessario far sdraiare i bambini più grandicelli: il lavaggio nasale può essere effettuato anche quando sono seduti, magari durante il bagnetto per evitare di sporcare vestiti e indumenti.
Un altro strumento utile è l'aspiratore nasale a bocca: questi strumenti sono costituiti da un beccuccio per il naso, un tubicino e un piccolo serbatoio per la raccolta del muco. Quest'ultimo è collegato ad un boccaglio, separato dal resto grazie ad un filtro di spugna nella maggior parte dei casi. Per utilizzare questo aspiratore dovrai inserire il beccuccio nel naso del tuo piccolo e aspirare tramite il boccaglio. Il filtro bloccherà il muco nel serbatoio e il gioco è fatto!
Questo metodo ha una grande vantaggio: aspirando personalmente il muco puoi monitorare lo stato di salute del tuo bambino e calibrare le aspirazioni in base a come reagisce.
Per utilizzarlo al meglio puoi seguire questi semplici passaggi: appoggia il bimbo sulla schiena sul fasciatoio o su una superficie a lui comoda. Inserisci il beccuccio nel naso e succhia delicatamente per rimuovere il muco ripetendo l'operazione in entrambe le narici. Risciacqua sempre l'aspiratore dopo l'utilizzo con dell'acqua calda e lascialo asciugare. Per mantenere una buona igiene nasale, è essenziale:

  • Evitare l'esposizione a sostanze irritanti come il fumo di sigaretta e inquinanti atmosferici.
  • Umidificare l'aria in ambienti interni, specialmente durante i mesi invernali.
  • Usare fazzoletti di carta una sola volta e lavarsi le mani regolarmente.
  • Mantenere il corpo idratato bevendo molta acqua.

Per concludere, i lavaggi nasali possono essere effettuati ogni volta che se ne presenta la necessità. La procedura può essere effettuata sia quando il bimbo è raffreddato (così da accelerare la guarigione) sia a scopo preventivo, soprattutto se il piccolo frequenta l'asilo nido o la scuola materna: una corretta igiene del naso, infatti, contribuisce ad evitare l'insorgere di infezioni respiratorie.
Ricorda, inoltre, di umidificare adeguatamente gli ambienti in cui sta il bambino e di mantenerlo idratato: in questo modo il muco si fluidificherà naturalmente, favorendo la sua espulsione.