Vbac, ovvero vaginal birth after cesarian section

Il parto vaginale dopo taglio cesareo è ancora oggi una pratica poco conosciuta a causa di una scarsa e non corretta informazione.

 

In realtà è una pratica ormai consacrata, basata su letteratura e studi scientifici, tanto che tutte le società  internazionali ,tra cui Istituto Superiore di Santità italiano, concordano sul fatto che tutte le donne che hanno praticato un taglio cesareo debbano essere informate sulla possibilità di un parto vaginale successivo.

 

Una donna con un precedente taglio cesareo a termine di una gravidanza fisiologica che non ha controindicazioni al parto vaginale deve essere, quindi,  informata della possibilità di avere un'alternativa al taglio cesareo: il personale sanitario che sta seguendo la gravidanza deve raccogliere tutti i dati della donna, della gravidanza, del tipo e modalità del taglio cesareo pregresso e indicare se sono presenti tutti i criteri di salute e sicurezza per affrontare questo tipo di nascita.

 

L’ intenzione della donna è inoltre un aspetto fondamentale per rientrare nel VBAC. Questa deve assolutamente essere una scelta della donna ben informata dal personale sanitario sui rischi e benefici sia del VBAC che del taglio cesareo ripetuto.

 

Il VBAC ha un successo del 75% di possibilità di concludersi in un parto vaginale: questa percentuale  aumenta se la donna ha già partorito in precedenza. La donna deve essere seguita da personale esperto in VBAC ed in una struttura adeguata ad una corretta e tempestiva assistenza sanitaria per la salute materna e fetale/neonatale.

 

La libertà più grande per una donna in gravidanza è scegliere in maniera consapevole ed informata in totale serenità. 

 

 

Daniela Pergola 

Ostetrica libera professionista

 

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