Indubbiamente venire dimesse dall’ospedale con quella pancetta, come se ancora foste gravide non vi fa piacere: i muscoli sono rilassati, viene voglia di mettere la pancera per essere più snelle e poter indossare al più presto quel vestito che vi piace tanto e che da quasi nove mesi è chiuso nell’armadio… Ma c’è bisogno di tempo: non esagerate.

 

Intanto la bilancia segna già molti chili di meno: bimbo, placenta, liquido amniotico saranno almeno 5 chili che avete perso semplicemente partorendo.

Ora il seno però fa il suo lavoro, arriva pian piano la montata lattea, i liquidi non vengono eliminati ma trattenuti e le gambe spesso sono gonfie come neppure durante la gravidanza. Le caviglie, specialmente, sono tese e fastidiose.

 

E allora che fare? Si torna a casa e si deve e si desidera allattare, e una dieta stretta è ingestibile e controproducente.

Ma le solite regole salutistiche valgono anche per voi puerpere: alimentazione sana e bilanciata, buona idratazione, niente fumo e alcol, assunzione limitata di grassi e carboidrati – meglio frutta e verdura, come facevate durante la gravidanza.

E appena possibile fare del movimento, moderato ma costante: se il vostro bimbo è nato nella bella stagione potete passeggiare spingendo la carrozzina al parco, se è estate, invece, nuotare potrà farvi molto bene… Qualunque attività fisica dolce, a ritmo adeguato e all’aria aperta serve a riprendere gradualmente la forma fisica che volete.

 

Ma gradualmente. Lo sottolineo, perché a chi di voi mi chiede “quanto tempo ci vuole perché questa pancia se ne vada?”, devo rispondere: mesi!

Davvero ci vorranno mesi e mesi, non giorni, perché l’addome torni quello che era, e forse onestamente non sarà più come prima dell’avventura, perché i muscoli retti dell’addome non riprenderanno lo stesso tono, a meno che voi siate delle costanti e determinate donne da palestra e che riusciate, tra una poppata e l’altra e un impegno e l’altro, a riprendere l’attività fisica aerobica…

Ci sono poi tra voi quelle magnifiche donne fisicate e magre che dimetto con ammirazione e un briciolo di benevola invidia: non sembra neppure abbiate partorito e ci si chiede da dove possa essere uscita quella bellissima creatura di 3 chili e mezzo che sgambetta nella culla!

 

Vi consiglio anche di riuscire a trovare momenti di riposo, magari quando la creatura dorme, in cui rilassarvi, leggere, dormire, sollevare le gambe, fare un massaggio con una crema emolliente, elasticizzante o drenante, o una doccia fresca.

Anche questo serve, a stare meglio con voi stesse, a recuperare le forze, a sentirvi più belle… come il vostro compagno sicuramente vi vede, belle e dolci anche con quella pancina morbida!

 

In Gesù figlio dell’uomo di Kahlil Gibran (grande poeta libanese che vi consiglio di leggere perché tra l'altro scrive sagge parole a proposito dell’amore per i nostri figli) Gesù dice a Maria Maddalena: “Gli altri uomini vedono in te una bellezza che dileguerà più veloce dei loro anni. Solo io vedo in te una bellezza che non svanirà. Solo io amo in te ciò che non si vede”.

Ve lo dice tutti i giorni il vostro fidanzato, compagno, marito?

 

 


    

Dottoressa Patrizia Gementi

 

Dirigente dell’Unità di Ostetricia e Ginecologia presso l’Ospedale Buzzi di Milano

 

Studio Medico Associato Oldrini e Gementi (Piazza Libertà 2, 20010 Cornaredo MI)

 

Medical Center Buonarroti (Via Tiziano 9, 20145 Milano)