Si parla molto spesso del latte materno e dell'allattamento al seno, ma poco di come è costituito il latte materno. Il latte materno è un tessuto vero e proprio, definito "vivo" in quanto contiene cellule vive, nutrienti e, ad oggi, non è imitabile per tutte le sue caratteristiche. È quindi un tessuto che cambia continuamente durante il giorno, anche in base all'età e alle necessità nutrizionali del bambino.

Nelle fasi di lattazione, il latte materno ha un'evoluzione a partire dal primo latte chiamato colostro:

  1. Colostro: goccioline di latte presenti già alla nascita, giallo intenso, colloso e denso, ricco di immunoglobuline, sali minerali e proteine, importante per dare energia per l'adattamento alla vita e protezione anticorpale.
  2. Latte di transizione: più chiaro e cremoso, si arricchisce pian piano di tutte le sostanze.
  3. Latte maturo.

Ma cosa si trova dentro al latte maturo?

  • 1% di vitamine, sali e oligoelementi.
  • 2% proteine, tra cui anticorpi, enzimi e fattori di crescita.
  • 7% zuccheri.
  • Percentuale variabile di grassi.
  • 87% acqua.
  • Circa 200 sostanze non ancora ben identificate.

Il latte materno può essere spremuto manualmente o tirato con un tiralatte e conservato in contenitori di plastica o vetro o sacchetti adatti, ben chiusi e etichettati con l'orario e il giorno della raccolta:

  • 3-4 ore a temperatura ambiente, in base alla temperatura esterna.
  • 3-4 ore in frigorifero nella parte più fredda del frigorifero, lontano dall'apertura per evitare frequenti cambi di temperatura.
  • 3-4 mesi in freezer.
  • Congelatore a pozzo o con temperatura -20 °C fino a 6 mesi.

Proprio per queste caratteristiche nutrizionali, sono nate le banche del latte umano donato (BLUD) che offrono la possibilità di utilizzare il latte umano donato gratuitamente da donne selezionate e idonee per necessità mediche, per l'alimentazione di neonati pretermine ma anche nati a termine con esigenze particolari. I vantaggi principali dell'alimentazione con il LUD nei neonati prematuri o con particolari necessità riguardano la riduzione dell'incidenza di enterocolite necrotizzante, sepsi, infezioni e displasia broncopolmonare. Essendo un tessuto umano, non può essere commercializzato, ma donato gratuitamente con una accurata raccolta, selezione, conservazione e rispetto della privacy.

 

Daniela Pergola - Ostetrica